CAMPAGNA AMICA
Slalom tra auto e bancarelle
Il mercato del venerdì a Masnago convive con i mezzi del park&bus. Fra le proteste. I produttori: Non spostateci
Quando non c’è più posto per muoversi con l’auto è segno che l’iniziativa proposta è buona, di più, è un successo. Quando il traffico è troppo, forse bisogna intervenire. È quanto avviene nel mercato del venerdì mattina nel piazzale dello stadio a Masnago, dove i banchi di Canmpagna Amica da sette anni conquistano un numero crescente di cittadini-utenti e dove, da un paio di mesi, da quando è attivo il park&bus, gli spazi per venditori e utenti sono sempre di meno. “Portati via” da chi lascia il proprio mezzo per prendere il bus.
Gli spazi che rimangono sono contesi da chi va a comperare verdura, frutta, formaggi, miele, vino e fiori di qualità a chilometro zero. Venerdì 17 lo scenario era il seguente: auto in sosta con il motore acceso nel piazzale, in attesa di un posto libero che sarebbe giunto non appena uno dei tanti clienti avesse terminato la spesa. Clacson e qualche invito a lasciare libero il posto, clacson e qualche discussione su chi parcheggia in doppia e tripla fila e “chiude” altri all’interno dell’area. E poi mezzi a passo d’uomo a pochi metri dalle bancarelle ma anche l’imbuto di una uscita, l’unica lasciata aperta nell’ampio piazzale, con mezzi a passo d’uomo.
Le signore a piedi, che si spostano con il carrello portaspesa a piedi, perché abitano vicine, o in autobus, condividono tutte leo stesso commento: «Ora è un gran caos, ci vuole qualcuno che controlli».
Insomma, non proprio la cosa più agevole e comoda del mondo. Né per chi vende, né per chi compera. Eppure i soci di Agrimercato Varese di campagna Amica-Coldiretti, non mollano. «A noi piace questo posto, è comodo per essere raggiunto dai nostri clienti e non abbiamo intenzione di spostarci, se non ci obbligano a farlo», dice Paolo Zanotti, il presidente. E Paolo Sessa ricorda che al decollo del Park&Bus «Ancheil sindaco è venuto nella piazza a verificare la sistemazione e dagli incontri avuti con l’amministrazione abbiamo stabilito di attendere qualche tempo, prima di intervenire».
«Il vero problema sarà semmai in primavera, quando cominceranno ad esserci i prodotti stagionali e le bancarelle aumenteranno, ora sono una ventina», dice Zanotti.
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