AL PAC
«Souvenir d’Italie» con Luca Vitone
Mantenere viva la memoria del paese: è l’intento di Luca Vitone», genovese di nascita ma da anni di stanza a Berlino, nella mostra in corso al Pac di Milano. Mostra che si apre con «Souvenir d’Italie» (2010), titolo preso a prestito da un’opera di Giorgio De Chirico; ma l’omaggio al maestro della Metafisica si ferma qui. Lo scarto è ironico e amaro, poiché ad accogliere i visitatori compaiono una serie di drappi che, dal soffitto cadono a terra riportando l’elenco dei 959 iscritti alla loggia massonica P2.
L’impegno dell’artista si snoda attraverso contesti sociali raffigurati dalla suggestiva installazione che vede un susseguirsi di bandiere collocate nella parte alta del primo padiglione, la cui iconografia rimanda sia al movimento anarchico che alle popolazioni Rom e Sinti.
«Ultimo viaggio» (2005), una vecchia automobile accompagnata da una foto di Vitone tredicenne, ricorda un viaggio da Genova al Golfo Persico compiuto con la famiglia nell’estate del 1977. Nel rettangolare candore dello spazio al primo piano, un impianto sonoro compie assonanze con una successione di disegni raffiguranti tutte quelle regioni nel mondo che si oppongono ai governi centrali.
Non mancano musica e poesia: nel primo caso con la versione sonora integrale delle nove sculture dedicate alle rispettive muse, nel secondo con l’intervento compiuto su tutte le pareti del Padiglione mediante acquarelli ottenuti dalle polveri raccolte in vari ambienti.
«Io, Luca Vitone» - Milano, Pac-Padiglione arte contemporanea, via Palestro 14, fino al 3 dicembre mercoledì e da venerdì a domenica 9.30-19.30, martedì e giovedì 9.30-22.30, 8/ 6,50 euro.
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