SANITA’
Tassa salute per i frontalieri: Alfieri torna all’attacco
Il senatore sulla manovra: «Pressione al governo con le nostre proposte»
Il gruppo del Partito Democratico aveva, nei giorni scorsi, già denunciato la tassa sulla salute a carico dei frontalieri: una proposta calata dall’alto dal governo Meloni, comparsa nella legge di bilancio. E ora il senatore varesino Alessandro Alfieri torna all’attacco: «Un balzello che potrebbe impattare tra i 2.000 fino ad oltre i 3.000 euro di esborso annuo. Il tutto senza convocare il tavolo sul frontalierato che abbiamo istituito nella passata legislatura per coinvolgere sindacati e sindaci dei territori di confine».
«Ora la maggioranza - continua il capogruppo Pd in commissione Esteri a Palazzo Madama - sotto pressione delle nostre proteste e della presentazione dei nostri emendamenti, fa una parziale retromarcia con un emendamento dei relatori che prevede un tetto minimo alla tassa di 360 euro annuali per i redditi più bassi e un tetto massimo di 2.280 euro, comprensivi dei familiari a carico».
E conclude: «Come Partito Democratico continueremo a dare battaglia in Parlamento».
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