LA VISITA
Servizi di emergenza nel Varesotto: «Esempi di efficienza»
Tour dell’eurodeputata Tovaglieri (Lega) a Varese, Sesto Calende e Angera: «Eccellenze a livello nazionale ed europeo»
Un elogio. E un grazie. L’eurodeputata bustocca Isabella Tovaglieri (Lega), applaude i servizi di emergenza del Varesotto. «Ho voluto visitare alcuni servizi di emergenza e assistenza del nostro territorio per conoscere e ringraziare tutte le persone che, con il loro lavoro e la loro professionalità, presidiano la provincia di Varese, contribuendo a farne un esempio di eccellenza ed efficienza a livello nazionale ed europeo» spiega Tovaglieri che ieri, martedì 5 marzo, ha compiuto un tour tra Varese, Sesto Calende e Angera, dove ha incontrato gli operatori e i responsabili di alcune centrali operative all’avanguardia, accompagnata dall’assessore leghista di Sesto Calende Jolanda Capriglia e dal presidente del CVA di Angera Gianluigi Conterio.
IL TOUR
La giornata è iniziata con la visita alla sede del Numero Unico di Emergenza Europeo 112 presso l’Ospedale di Circolo di Varese, il primo centralino unico a essere attivato in Italia su richiesta dell’Unione Europea, che risponde ogni giorno in diverse lingue a oltre 4 mila chiamate di aiuto, dalla sicurezza agli incendi fino alla sanità, coprendo un territorio di 3 milioni 800 mila abitanti tra le provincie di Varese, Lecco, Como, Bergamo e Monza e Brianza. Tappa poi al CVA-Centro Volontari Ambulanza di Angera, dove 220 volontari si alternano per garantire ai cittadini e agli ospedali del territorio numerosi servizi essenziali, che spaziano dall’emergenza-urgenza fino al trasporto sanitario e intraospedaliero. Nell’occasione, l’eurodeputata ha incontrato anche la dottoressa Elisabetta Pini, membro della direzione medica dell’Ospedale Carlo Ondoli di Angera. La giornata sul territorio si è conclusa a Sesto Calende con una vista alla sede operativa del CVA e al mezzo avanzato del 118.
«REALTA’ DA SOSTENERE»
«Le pubbliche assistenze del territorio – conclude Tovaglieri - sono una realtà di cui andiamo fieri, che occorre sostenere e valorizzare sempre di più, per il ruolo fondamentale che svolgono nelle nostre comunità».
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