LO SPECIALE
Tutto sul Giro d’Italia
Con la Prealpina oggi, venerdì 3 maggio, in edicola. Le tappe, i protagonisti e i campioni varesini
Non c’è maglia più iconica e simbolica nel ciclismo di quella rosa. Spicca nel gruppo quando sfreccia la corsa, la individui al primo sguardo nelle immagini della tv.
Una maglia che è sinonimo della corsa più amata, quella che per tre settimane riempie i discorsi nei bar, i palinsesti delle tv e le pagine dei giornali e dei siti di informazione.
Il Giro d’Italia arriva da lontano, dal 1909 quando un gruppo di giovani giornalisti della «Gazzetta dello Sport» si inventò un percorso di 2448 chilometri in otto tappe che incoronò il nostro il Luigi Ganna primo vincitore della competizione.
Poi è stato sempre un varesino, Alfredo Binda, ad alimentare la leggenda della corsa che ha spesso diviso l’Italia in coppiani e bartaliani, tra Gimondi e Merckx, tra Moser e Saronni, fino ad arrivare alla favola del fragile Marco Pantani. Ma non sono solo i campioni a richiamare ogni anno lungo le strade dello Stivale migliaia di appassionati, intere famiglie, scolaresche ad attendere il passaggio del gruppo.
È quel clima di festa che introduce all’estate che a maggio ogni anno, arriva col profumo di quella maglia.
Quando arriva il Giro sembra domenica anche se è mercoledì e piove a dirotto: perché Giro d’Italia è sinonimo di divertimento e spensieratezza, di gente per le strade e ottimismo.
Sulla prealpina oggi, venerdì 3 maggio, in edicola, uno speciale di 14 pagine con i percorsi, i protagonisti e i varesini che hanno fatto la storia del Giro.
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