A1 FEMMINILE
Uyba, debutto in salita
Busto cerca di sorprendere la corazzata Novara: serve una gara perfetta di Diouf e compagne. Il via alle 20.30
Primo comandamento guardarsi alle spalle in un campionato che è cresciuto di livello e che, in caso di stagione storta, può rivelarsi amaro. Poi, una volta messa al sicuro la categoria, occhi puntati su uno dei primi otto posti, realisticamente quelli dal quinto all’ottavo per confermare quel che è il valore della squadra e andarsi a giocare i playoff. Nel caso di “esplosione” di gioco e di singole accompagnati da un paio di botte di... fortuna, una semifinale sarebbe un traguardo del quale fregarsi le mani. Per l’Uyba 2017/18 il percorso sarà questo: sognare si può, i tifosi devono pure farlo, ma l’andazzo delle due ultime stagioni con Marco Mencarelli al timone e la crescita delle rivali (Monza, per esempio, s’è salvata lo scorso anno all’ultimo set dell’ultima partita ma ora ha messo in piedi una squadra interessante) consiglia di tenere i piedi per terra. Un po’ di disillusione visti i precedenti e il modesto precampionato, porta a consigliare un sano realismo: tutto quel che arriverà in più, poi, sarà una bella sorpresa. A cominciare da stasera: il pronostico è chiuso per qualità della rosa e, a quanto pare, anche per condizione. Busto s’aggrappa al “si sa mai” sempre plausibile nelle sfide che aprono la stagione: l’Uyba può permettersi di giocare sotto lo sguardo delle telecamere Rai con la testa sgombra perché è Novara che vivrà la prima assoluta della sua storia con lo scudetto sulle maglie e dovrà “per forza” vincere. Zero pressione, la possibilità di stupire, qualche arma a disposizione da sfruttare. E magari un po’ di “atteggiamento”, materia sempre delicata da invocare, ma che ci vuole per non finire sbranate da Egonu e compagne.
Egonu, appunto. Da marzo in poi è stata l’obiettivo di mercato che Busto ha inseguito percorrendo bene tutte le strade, tranne una che s’è rivelata quella decisiva. Paola è stata dell’Uyba per un week-end questa estate: poi ha (ri)scelto Novara. Dire che è un rimpianto è poco perché quel che il tifoso si chiede è come sia possibile che l’Uyba abbia fatto il pieno di talentini dal Club Italia (ben cinque in rosa) ma la gemma preziosa sia finita al di là del Ticino. Lignaggio e budget ora sono più alti altrove, ma non è che Mencarelli abbia avuto tra le mani squadre da ottavo/nono posto. Neppure questa, seppur potenzialmente meno esplosiva di quella della scorsa stagione, è squadra senza costrutto e scommesse che si possono vincere. Coraggio nelle scelte e qualità di gioco possono esaltare la solidità di Bartsch e la voglia di Diouf. Le scommesse sono Orro, attualmente lontana dalla palleggiatrice che è stata fino al gennaio 2016 e la salute di Gennari. Se la prima ritrovasse d’incanto mani e testa avute fino alle qualificazioni olimpiche e la seconda l’esplosività dei playoff vissuti con Casalmaggiore, Busto avrebbe due top player. Ora entriamo al PalaIgor con l’elmetto e con la speranza di uscirne col sorriso di un punticino. E una sconfitta costruttiva? No, grazie.
COSÌ IN CAMPO, ORE 20.30
IGOR GORGONZOLA NOVARA: 8 Skorupa,18 Egonu,5 Gibbemeyer, 10 Chirichella, 4 Plak, 12 Piccinini,11 Sansonna (L). In panchina: 1 Vasilantonaki, 2 Camera, 9 Bonifacio, 15 Zannoni. All. Barbolini
UYBA BUSTO ARSIZIO: 8 Orro, 13 Diouf, 15 Berti, 2 Stufi, 6 Gennari, 14 Bartsch, 5 Spirito (L). In panchina: 1 Piani,7 Dall’Igna, 9 Wilhite, 16 Negretti, 17 Chausheva, 18 Botezat. All. Mencarelli.
Arbitri: La Micela di Trento e Piperata di Bologna.
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