LA MISSIONE
Varese a caccia di talenti
Spedizione in Serbia: Ponti è a Belgrado per stringere accordi su settore giovanile
Varese a caccia di talenti. La Pallacanestro Varese cerca alleanze in Serbia. Il ministro delle giovanili Gianfranco Ponti è sbarcato ieri, mercoledì 11 ottobre, a Belgrado dove ha programmato una full immersion di tre giorni per incontrare rappresentanti delle istituzioni sportive e della politica oltre al team di Alexsandar Raskovic, l’agente che qualche settimana fa aveva inviato a Varese il 15enne bosniaco Prodanovic.
Ad accompagnare il nuovo membro del CdA del club di piazza Monte Grappa in quella che è la prima di una serie di missioni nei Balcani ci sono Fabio Colombo e Dodo Rusconi, i referenti tecnici di fiducia dell’imprenditore di Angera che dallo scorso luglio governa il vivaio.
Tra oggi e venerdì 13 ottobre verranno visionati elementi delle annate 2002 e 2003 che potrebbero interessare subito.
Ma la finalità della missione in Serbia è raggiungere un accordo-quadro con uno o più procuratori sportivi (Raskovic è vicepresidente della divisione internazionale dell’agenzia Wasserman; rappresenta direttamente la stella serba Bodgan Bodganovic dei Sacramento Kings e una trentina di giocatori serbi, croati, sloveni, montenegrini e bosniaci distribuiti per l’Europa, tra i quali l’ex milanese Kruno Simon).
Il reclutamento all’estero - specie se attraverso una collaborazione con un’agenzia internazionale - presenta un indubbio vantaggio nella fase iniziale dell’investimento: in assenza del vincolo sportivo – l’italianissimo cartellino - il trasferimento internazionale di un atleta giovane ha un costo di soli tremila euro di tassa da riconoscere alla FIBA.
L’obiettivo è stabilire un canale diretto tra la nazione più prolifica in termini di atleti professionisti impegnati all’estero (ben 150 nel 2017-18) e le giovanili biancorosse, con la possibilità di estendere la collaborazione in ottica futura anche alla prima squadra.
«Puntiamo a creare un’alleanza trasversale che ci garantisca un possibile serbatoio di talenti in un contesto estremamente interessante come quello della Serbia - spiega Gianfranco Ponti - Siamo in cerca di prospetti delle categorie Under 15 e Under 16, ossia quelle che consentono ancora di fidelizzare un atleta straniero facendogli conseguire la formazione tecnica italiana attraverso 4 anni di militanza nel nostro vivaio. Il primo approccio di qualche settimana fa ha creato le basi per questo incontro: sono piaciuti anche i metodi di allenamento e la possibilità che Varese possa diventare un polo di attrazione per i prospetti balcanici».
La partnership allo studio sarebbe il primo passo concreto nel progetto di reclutamento su scala nazionale e internazionale che rappresenta uno dei punti principali del programma di rilancio del vivaio biancorosso nei piani di Ponti.
«Claudio Coldebella e i membri del CdA coi quali mi sono confrontato sono a conoscenza di questa iniziativa; l’idea sarebbe quella di costruire una base competitiva di ragazzi locali alla quale aggiungere qualche prospetto di alto livello. - puntualizza ancora Ponti -. L’obiettivo non è reclutare un singolo fenomeno con il quale vincere titoli giovanili; se vogliamo tornare a creare giocatori per la serie A serve un approccio diverso».
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