BIZZOZERO
Varese, cento famiglie senza strada
In via Fratelli De Grandi «Buche e fango. Ultima asfaltatura nel 1988»
La strada asfaltata, quella che c’è attualmente, è costellata di buche che sono piccole voragini. Il resto è sterrata piena di pozzanghere grandi come piccoli laghi. Benvenuti in via Fratelli De Grandi, laterale di viale Borri, tra i quartieri di San Carlo e Bizzozero. Qui un centinaio di famiglie, che abitano in condomini e villette, combattono da una quarantina d’anni per avere una strada degna di questo nome che arrivi fino alle loro case.
In questa vicenda risulta che la strada è divisa idealmente in due parti, quella che va da viale Borri fino al numero civico 29, ritenuta dal Comune “giuridicamente privata” (e quindi non asfaltabile a cura delle casse pubbliche), e l’altra dopo il civico 29, in direzione del cimitero di Bizzozero, che è “consortile” (in pratica oggi uno sterrato, noto come “della Stoppada”, non appena piove trasformato in pozzanghere come laghi). A riepilogare l’annosa vicenda sono alcuni residenti, Silvana Casalli che abita proprio al civico 29, Emanuele Malnati e Luigi Pozzi. Mostrano le richieste d’intervento inviate al Comune, indirizzate al sindaco Davide Galimberti, all’assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati e ai consiglieri Luca Paris, Giuseppe Pullara e Luca Boldetti. «Ma niente finora si è mosso, anche se i consiglieri sono stati qui a vedere, qualche anno fa - interviene Malnati - Abbiamo scritto e riscritto lettere per capire di chi fosse la competenza sull’asfaltatura, in questi anni. L’ultima è una pec del 30 ottobre scorso, un sollecito alla lettera del 3 dicembre 2021. Non è servito a niente». La strada dunque resta costellata di buche, laddove c’è qualche rimasuglio d’asfalto, buche che obbligano gli automobilisti a una gimkana per evitarle. E dove è invece un acquitrino fangoso c’è anche un altro problema: spesso i gps conducono i tir, con tanto di rimorchio, in fondo a questa strada. «E allora la manovra è complessa, ci vogliono ore per liberare la strada dai mezzi e riportarli su arterie meno anguste», dicono i residenti.
Ma il problema principale resta quello della mancata asfaltatura, che rende la vita difficile alle famiglie che abitano in quella zona.
«Guardi che sentiero pieno d’acqua bisogna quasi guadare per recarsi al cimitero: chi viene a piedi da San Carlo usa questa scorciatoia - indica Silvana Casalli - Si arriva all’ingresso principale del camposanto dopo aver percorso un centinaio di metri che sarebbero bellissimi e bucolici, ma che invece inducono chi passa, soprattutto se anziano, alla massima attenzione per evitare pericolosi scivoloni». Una scorciatoia, quella da via Fratelli De Grandi, molto utilizzata, ovviamente non da chi per esempio ha problemi gravi di deambulazione o è disabile. Il pericolo è anche rappresentato da un corridoio di piante, in questo periodo intrise d’acqua e mai potate, che si piegano pericolosamente verso il muro che costeggia lateralmente il cimitero di Bizzozero.
All’origine delle mancate asfaltature, secondo i residenti, potrebbe esserci l’appartenenza poco chiara della strada, che si è creata dopo il 1975, quando sono stati costruiti i primi condomini, perché fino a quella data questa era una strada di campagna, dove è poi nato il quartiere La Pinetina. La ditta che ha realizzato l’ultima palazzina, tra il 1987 e l’89, ha asfaltato fino al civico 29, «ma vorremmo sapere se esisteva qualche convenzione con il Comune a seguito della richiesta di costruzione dei condomini - dice Malnati - Il risultato è che siamo di fatto senza una strada». E ciò dal 1988, data che, a memoria dei residenti, è quella dell’ultima stesa del manto stradale a carico del Comune, ma solo fino al civico 29.
«Lettere e pec al Comune
inviate negli anni
non hanno dato risultati:
siamo rimasti inascoltati»
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