TRIBUNALE
«Chiederò rinforzi a Roma»
Tacconi è il nuovo presidente: subito al lavoro per potenziare l’organico

Nessuna stretta di mano ma un caloroso applauso, quello sì. Ieri mattina, mercoledì 11 marzo, il nuovo presidente del Tribunale, Cesare Tacconi, si è insediato ufficialmente. La cerimonia, in forma assolutamente ristretta e con i partecipanti distanti tra loro a scopo precauzionale per l’emergenza coronavirus, si è tenuta nell’aula al primo piano del Palazzo di Giustizia.
E nel suo primo discorso da presidente del Tribunale varesino ha già annunciato che «farò richiesta al Ministero e al Consiglio superiore della magistratura per poter avere risposte in merito all’organico: se ci saranno bene, altrimenti continueremo ad andare avanti con i nostri mezzi».
Nel frattempo, come ha annunciato il neo presidente, a novembre è già previsto l’arrivo di tre giudici onorari e di altri tre magistrati, che saranno invece in forza alla Procura.
L’insediamento di ieri è stato compiuto dinanzi al Tribunale in composizione collegiale, presieduto da Orazio Muscato, con Anna Giorgetti e Cristina Marzagalli, alla presenza del procuratore Daniela Borgonovo: è stata data lettura del dispositivo con cui Cesare Tacconi «assume possesso delle nuove funzioni di presidente del Tribunale di Varese», e poi si è proceduto con le firme.
Classe 1958, originario di Voghera, in provincia di Pavia, Tacconi è approdato in piazza Cacciatori delle Alpi – con nomina ufficializzata dal plenum del Csm nella seduta del 20 novembre - dopo una lunga carriera nel capoluogo meneghino: fino a martedì è stato presidente della dodicesima sezione penale del Tribunale di Milano, il cosiddetto Tribunale del Riesame.
«Avevo una certa nostalgia a lasciare Milano – ha confidato, durante il suo discorso di insediamento – ma questa accoglienza, in cui percepisco attenzione e affetto nonostante la situazione attuale che stiamo vivendo, me l’ha fatta passare, facendomi entrare così in questa nuova dimensione. Ringrazio il presidente Muscato (da marzo scorso a ieri presidente vicario, dopo la partenza dell’ex presidente Vito Piglionica, ndr) che per un anno ha retto questo Tribunale in una situazione decisamente difficile: ci sono state molte criticità ma posso assicurare che da oggi sarò qui e lavorerò con grande entusiasmo. Milano viene visto come un Tribunale senza problemi, ma non è affatto così».
Un discorso improntato sulla fiducia, dunque, nel quale ha elogiato anche «il personale amministrativo, che so essere molto in gamba e che ha sempre dato il massimo. Sono tutti ingredienti preziosi per lavorare meglio. Vedo tanta positività».
Dal canto suo, ha assicurato che «la porta del mio ufficio sarà sempre aperta, per colleghi, avvocati o personale: la disponibilità all’ascolto e alla collaborazione è massima».
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