L’ANALISI
Varese, donne e autonomi: pensioni più magre
Presentati i dati della Direzione provinciale dell'Inps
Nel Varesotto vivono oltre 220mila pensionati, per la precisione 220.566, con maggior presenza di donne, a quota 117.014, contro 103.552 uomini. In più si contano 5.716 beneficiari di pensioni o assegni sociali e 34.456 di invalidità o indennità di accompagnamento, anche in questo caso con una bilancia più femminile (3.700 contro 2.000 e 20mila contro 14mila circa).
Dati diffusi oggi, mercoledì 15 ottobre, dalla direzione provinciale dell’Inps, Istituto nazionale della previdenza sociale, durante la presentazione del Rendiconto sociale 2023 alla sala Campiotti della Camera di commercio varesina in piazza Monte Grappa. Nella platea delle persone a riposo, oltre 164mila hanno avuto una carriera da lavoratori dipendenti, più di 31mila da dipendenti pubblici e oltre 60mila da autonomi. Quindi sono più numerosi i collaboratori con busta paga che non gli imprenditori. E le donne, pur essendo più numerose come numero assoluto, tuttavia devono accontentarsi di cifre inferiori: l’importo medio dell’assegno mensile 2023 dei maschi in provincia di Varese, per quanto riguarda gli ex dipendenti, supera i duemila euro, quello delle femmine è poco sopra i mille. Quasi la metà esatta anche per quanto riguarda gli autonomi: 1.500 circa contro 842. Nel comparto pubblico la forbice si riduce: circa 2.400 euro per gli uomini contro i 1.700 al femminile. Hanno una pensione molto più magra i parasubordinati che non superano i 1.100 euro (maschi) e i 600 euro se sono donne.
A conti fatti, dunque, chi va in pensione dopo aver fatto il dipendente (in particolare nel pubblico) guadagna molto più di un autonomo e gli uomini sono di gran lunga più pagati delle ex colleghe. Segno di una società moderna sì, ma figlia di logiche passate, visto che va a ritroso di 40 anni. Ora le cose stanno cambiando ed è ipotizzabile che il gap si riduca, arrivando il più possibile alla parità. «I dati della provincia di Varese sono in linea con quelli lombardi e nazionali - commenta la direttrice provinciale Inps di Varese Tania Balzani -. Gli importi pensionistici delle donne sono inferiori ma negli anni stanno avendo un incremento». Sono intervenuti il prefetto Salvatore Rosario Pasquariello, il presidente del comitato Inps Antonio Massafra e il segretario generale camerale Mauro Temperelli.
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