IN TRIBUNALE
Varese, incendio in via Veratti: perizia psichiatrica
Resta in carcere il 60enne arrestato nel maggio scorso

È iniziato oggi, martedì 4 marzo, il processo con rito abbreviato davanti al gup Alessandro Chionna per l'incendio scoppiato lo scorso maggio in via Veratti. L'imputato, un uomo di 60 anni, è accusato di aver dato fuoco al proprio appartamento in un condominio del centro, tra via Veratti e via Robbioni. L'incendio, che sarebbe stato un gesto dimostrativo, aveva allarmato l'intera zona, con fiamme e fumo ben visibili e l'intervento di 18 vigili del fuoco con quattro mezzi per evitare danni peggiori.L'uomo, arrestato quella stessa sera dalla polizia mentre osservava le fiamme, si trova ancora in carcere. Durante l'udienza, il suo avvocato difensore, Furio Artoni, ha richiesto una perizia psichiatrica, ritenendo il suo stato mentale meritevole di approfondimenti. Il pubblico ministero Carlo Bray si è detto d'accordo e il giudice ha accolto la richiesta. La difesa aveva già tentato di ottenere una misura meno afflittiva, come il ricovero in una struttura sanitaria, ma la richiesta era stata respinta. L'uomo, che fino a marzo 2024 percepiva il reddito di cittadinanza, viveva in condizioni di forte difficoltà economica. Per ora, resta detenuto nel carcere di San Vittore in attesa degli sviluppi processuali.
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