LA FESTA
Tanti auguri, Mamma!

Ci sono quelle ansiose, quelle chioccia, le fataliste, le onnipresenti e quelle che sanno lasciare andare.
Le mamme sono come sono, ma quel che è certo è che amano.
Puntuale torna domenica 12 maggio la festa a loro dedicata, una giornata per ricordarsi di quanto le mamme siano fondamentali nella vita dei figli (e non solo).
La ricorrenza diffusa in tutto il mondo, non ha una data fissa precisa, ma cambia ogni anno, fermo restando che cade ogni seconda domenica del mese di maggio.
Com’è nata e perché la festa della mamma?
Le origini affondano nelle tradizioni degli antichi popoli politeisti.
In primavera la natura comincia a rinascere e dare i suoi primi frutti e questo rifiorire, in moltissime popolazioni antiche (per i romani era Cibele ma anche Opi, per i greci era Rea, per esempio) sparse per il mondo, sono ricollegabili al culto della dea madre, una divinità femminile che genera la vita.
Col passare dei secoli e lo svilupparsi delle civiltà, anche la festa da religiosa, è diventata civile. Le prime notizie della ricorrenza proprio come la conosciamo e la viviamo noi oggi risalgono al 1870. Siamo negli Stati Uniti quando Julia Ward Howe propose di istituire il Mother’s Day come occasione per riflettere sull’inutilità della guerra.
La volontà della pacifista non portò a grandi risultati.
Bisogna aspettare nel 1907 Anna Jarvis che, all’indomani della morte della madre, spedì a ministri e membri del Congresso una serie di lettere per chiedere di fissare una data per festeggiare le mamme del Paese.
La perseveranza della Jarvis andò a segno solo nel 1914 quando il presidente Thomas Woodrow Wilson calendarizzò la festa da celebrarsi la seconda domenica di maggio.
In Italia però l’idea di celebrare le mamme venne a don Otello Migliosi, parroco di Assisi, che nel 1957 istituì la giornata nelle sue zone e poi fu ripresa in tutto il Paese.
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