LE MANOVRE
Rivoluzione azzurra a Varese: ecco il gruppo Forza Italia
Il Pdl si scioglie. Il capogruppo Boldetti: «Proposta sensata». Leggio: FI ha le carte in regola per designare il candidato sindaco

Ciascun partito rivendica il proprio candidato sindaco ma tutti o quasi ripetono come un mantra che a Varese sarà espresso da Forza Italia o civici vicini, a Gallarate dalla Lega, a Busto Arsizio da Fratelli d’Italia. Che vada davvero così è tutto ancora da stabilire, di certo a Varese l’elezione di Salvatore Leggio a segretario cittadino di FI ha pacificato gli animi azzurri varesini e tracciato la rotta. Il giorno dopo l’acclamazione, è a Gallarate per il congresso cittadino che troviamo l’avvocato Leggio. Ribadisce che il candidato sindaco per il centrodestra a Varese può essere indicato da Forza Italia.
«APPROCCIO MODERATO»
«Se avremo la forza di esprimere stima consenso e apprezzamento unanimi come stiamo facendo, con il nostro approccio moderato, potremmo muovere questa pretesa - dice -. Lavoriamo sulla qualità e dunque non vedo perché si debba per forza fare riferimento al partito che ha più consensi: tutto è frutto di convergenze che il tempo farà maturare, lavorerò e lavoreremo per questo obiettivo».
L’altro elemento che potrebbe causare un serio cambio di equilibri all’interno della coalizione di Palazzo Estense, nonostante tutti, a partire da Leggio, sottolineino che dialogo e confronto con gli alleati sono essenziali, è la proposta di fare rientrare i tre consiglieri del Polo delle libertà in un gruppo denominato Forza Italia. A Palazzo Estense siedono Simone Longhini (che è segretario provinciale del partito e artefice della rinascita di FI), Mimmo Esposito, anch’egli azzurro e Luca Boldetti, che è capogruppo del Polo delle libertà e, per quanto molto vicino ai valori di FI, si dichiara (ancora e per ora), civico. «Che il gruppo consiliare si chiami Forza Italia mi sembra una proposta sensata», dice. Boldetti aveva aderito alla Lista Orrigoni nel 2016 e al il “listone” per Bianchi sindaco, nel 2021, quando si è formato il gruppo PdL «con l’obiettivo di essere rappresentativi di tutte le le forze coinvolte, FI, Noi moderati, Popolo della famiglia e di esponenti civici - spiega Boldetti che appunto “discende” dalla vecchia Lista Orrigoni ma anche dall’associazione Persone & Città -. Così si era deciso un nome ampio, Pdl, per rappresentare tutti ma questo obiettivo bisogna riconoscere che forse, e mi prendo la mia quota di responsabilità, non siamo riusciti a raggiungerlo in pieno».
«APPROVO IL CONGRESSO UNITARIO»
Boldetti si spinge oltre. Auspica che questo cambio di nome del gruppo consiliare - che naturalmente è molto di più - si traduca in un ingresso ufficiale di Roberto Puricelli nel gruppo. Puricelli è capogruppo e unico consigliere civico di “Per una grande Varese”, ma è un forzista (eletto sabato nel “governo” di 30 azzurri cittadini, nella segreteria comunale). Ingresso che porterebbe a quattro i consiglieri del gruppo azzurro.
Puricelli commenta per ora così l’esito del congresso: «Sono contento che FI a Varese abbia trovato il consenso sul segretario da eleggere: un congresso non unitario non avrebbe avuto vincitori, oggi invece ha vinto il partito ed è emersa la forte volontà di lavorare tutti insieme, in sintonia con tutto il centrodestra in vista del prossimo appuntamento elettorale per l’elezione del nuovo sindaco: ora FI - conclude Puricelli - deve essere il collante di tutte quelle forze moderate, anche civiche, che vogliono veramente cambia re Varese in meglio, concretamente e non solo a parole».
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