LA SENTENZA
Varese: prestiti dal Molina, assoluzioni anche in appello
Confermato il verdetto di primo grado per l’ex presidente della Fondazione, Christian Campiotti, e l’editore di Rete 55, Lorenzo Airoldi
Anche il processo d’appello sorride all’ex presidente della Fondazione Molina Onlus, Christian Campiotti, e all’editore di “Rete 55”, Lorenzo Airoldi. Oggi, giovedì 28 marzo, i giudici della seconda Corte d’Appello di Milano hanno sì parzialmente riformato la sentenza del Tribunale di Varese del luglio 2022, ma di fatto la sostanza non cambia.
LA SENTENZA
Nello specifico, la Corte d’Appello ha confermato l’assoluzione con formula piena di Campiotti e Airoldi relativamente all’imputazione di appropriazione indebita per la vicenda del prestito di 450 mila euro concesso tra il 2015 e il 2016 dalla storica casa di riposo varesina a Rete 55 Evolution Spa.
Quanto invece all’altro prestito oggetto di contestazione, quello da mezzo milione di euro all’immobiliare milanese Mata Spa, del quale rispondeva solo Campiotti, i giudici hanno dichiarato estinto il reato per intervenuta prescrizione, condannando l’imputato alla rifusione delle spese di difesa sostenute dalla parte civile Fondazione Molina. Anche per questo capo in primo grado Campiotti era stato assolto con formula piena.
LE RICHIESTE DELLA PROCURA
Il sostituto procuratore generale di Milano, Daniela Meliota, facendo proprio atto di impugnazione del pubblico ministero Lorenzo Dalla Palma, aveva chiesto di condannare Campiotti a sette anni di reclusione e Airoldi a sei anni e sei mesi. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 60 giorni.
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