RECIDIVO
Cerca di ingoiare la coca quando la polizia lo ferma: arrestato
Spacciatore albanese patteggia un anno di carcere e torna libero dopo l’udienza di convalida
Era stato già fermato a Varese alla vigilia di Ferragosto e sull’auto che guidava, intestata a un’altra persona, erano stati trovati sei involucri di cocaina. Dato che l’uomo, un albanese di 22 anni senza fissa dimora, non aveva alcun precedente, ai suoi polsi non erano però scattate le manette ed era stato denunciato a piede libero per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Si arriva così al pomeriggio di giovedì 29 agosto, intorno alle 17, quando in viale Belforte una macchina della Squadra Volante impegnata nel normale controllo del territorio, nota la stessa Ford Puma fermata il 14 agosto, con lo stesso giovane alla guida: ricordando l’episodio precedente, gli agenti bloccano quindi di nuovo il ventiduenne albanese e questa volta scoprono nove involucri pieni di cocaina, con il ragazzo che cerca inutilmente di ingoiarne due per farli sparire. Risultato: questa volta non c’è indulgenza per lo spacciatore, beccato a compiere lo stesso reato nel giro di quindi giorni, e scatta l’arresto.
L’UDIENZA DI CONVALIDA
Ieri mattina in Tribunale l’udienza di convalida del fermo davanti al giudice Angelo Parisi, che non ha avuto nulla da dire sulle decisioni della Procura di Varese e della polizia di Stato. L’albanese, difeso dall’avvocato Massimiliano Carnelli, ha deciso quindi di patteggiare, dopo aver raggiunto un accordo in questo senso con la Procura - pm in aula Marco Brunoldi - e si è visto applicare dal giudice una pena (sospesa) pari a un anno di reclusione, con multa da 2mila euro. L’auto non è stata confiscata proprio perché di proprietà di un’altra persona. Lo straniero è tornato subito libero e si spera che ora smetta di spacciare.
© Riproduzione Riservata