LA DECIMA GIORNATA
Varese sprecone, la Caronnese ringrazia
Biancorossi avanti 3-0 si fanno riprendere nella rirpesa. Varesina vittoriosa a Chieri. Pro Patria capolista: battuto il Caravaggio
Folle Varese, irriducibile Caronnese, solida Pro Patria, sorprendente Varesina, deludente Bustese.
La decima giornata ha confermato il trend delle compagini di casa nostra.
Il Varese butta alle ortiche la vittoria contro la Caronnese, giunta a Masnago da capolista e uscita con un pareggio in rimonta che le consente di non perdere troppo terreno dall’inarrestabile Gozzano (0-1 sul campo dell’Oltrepovoghera).
I biancorossi partono alla grande e al 27’ sono già 3-0 grazie a Rolando (al 12’ sventola che batte sul palo, carambola su Gionta e finisce in rete) e a due azioni nate da due corner battuti da Molinari: sul primo, da sinistra, al 19’ è Battistello, tutto solo sul secondo palo, ad accompagnare la sfera in porta e sul secondo, al 27’, dalla destra, è Arca a trovare lo spunto vincente ingannando Gionta.
Match concluso? Macché. Ci pensa un’ingenuità di Bruzzone a riaprirlo: un inciampo dell’esperto difensore su Massaro, che cercava il fondo, provoca il rigore che al 51’ lo stesso Massaro calcia in rete: 3-1.
Il Varese si spaventa, la Caronnese si riprende e così 8’ più tardi è Villanova a inventarsi una conclusione dal limite sulla quale Bizzi arriva in ritardo: 3-2.
Salvatore Iacolino decide di rinunciare al 4-3-3 che aveva proposto dall’inizio e che, se aveva “gasato” i suoi sin lì, a quel punto dava scarse garanzie di copertura. Dunque fuori Molinari e dentro il difensore Rudi.
In effetti il Varese, s’accorcia ma perde metri - e fors’anche fiducia - e la Caronnese, imbrigliata negli sin lì sulla tre quarti, trova il più impensabile dei pareggi: al 77’ un traversone di Parisi da quaranta metri prende la traiettoria della porta. Bizzi si fa sorprendere e il 3-3 si materializza in fondo al sacco, nell’esultanza dei supporter rossoblù.
Finisce così, con un punticino, il doppio incrocio dei biancorossi con le prime della classe, a dimostrazione che non basta chiamarsi Varese per rivendicare posizioni di nobiltà calcistica. Concetto, questo, faticoso da digerire ma più che mai valido per la categoria, anche perché, a una manciata di chilometri da Masnago c’è Venegono Superiore. E la squadra venegonese, ovvero la Varesina, sta dimostrando che dalla crisi si può uscire eccome: lo conferma l’1-0 col quale la squadra di Alessandro Marzio raccoglie il quarto risultato utile consecutivo, raggiungendo quota 14 e staccando proprio il Varese di tre lunghezze.
Nel Girone B, invece, fa quasi tutto per bene la Pro Patria, spinta ancora una volta da Mario Santana: il Caravaggio sarebbe piegato dal 2-0 siglato da Bortoluz al 75’ ma lo stesso Bortoluz si fa ammonire nell’esultanza e finisce espulso. Così i bergamaschi trovano la rete della speranza (2-1) all’85’, sfruttando anche la prematura uscita dal campo di Santana (infortunio muscolare) ma non riuscendo poi a trovare il pareggio.
Buon per i tigrotti che approfittano del pareggio interno del Darfo Boario (0-0 con la Pergolettese) e della sconfitta casalinga del Rezzato (1-2 con lo Scanzorosciate) e s’installano al primo posto in coabitazione col Darfo ma con una gara in meno disputata, avendo già osservato il turno di riposo.
Perde infine a Lecco (2-1) la Bustese, squadra che, proprio come il Varese, era partita coi favori del pronostico e che si ritrova invece ad annaspare a tre punti dall’ultimo posto.
Ampi servizi sulla Prealpina del Lunedì del 23 ottobre.
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