VOLLEY
C’è la Russia, Lucia Bosetti prende la mira
Quarti di finale agli Europei, l’albizzatese svela le sue condizioni e le sue motivazioni
Italia-Russia vale un viaggio. L’ennesimo di questo Europeo ma anche il più importante: quello verso Ankara, dove si giocherà per le medaglie.
«È un torneo impegnativo, per il numero di partite che si disputano e per gli spostamenti - inizia a raccontare Lucia Bosetti, schiacciatrice azzurra -. Per noi atlete non è positivo e non mi sembra nemmeno che ci sia tutta questa visibilità nei Paesi che ospitano la rassegna continentale. È vero che finora ci sono stati tanti giorni di riposo ma in compenso abbiamo dovuto spostarci due volte trovandoci spesso con tempi morti difficili da gestire».
La Nazionale femminile non raggiunge le semifinali dall’Europeo 2011, quando chiuse al quarto posto, fermata dalla Germania proprio in semifinale. In caso di passaggio del turno, ad attendere l’Italia stavolta ci sarà con ogni probabilità la Serbia. Ma prima di pensare al match stellare contro Boskovic e compagne, c’è da giocare oggi, mercoledì 4 settembre, la gara con la Russia.
«Sarà una partita parecchio complicata - prosegue l’albizzatese che proprio domenica 1 settembre contro la Slovacchia ha fatto il suo esordio nella kermesse -. Si tratta di una formazione che può mettere in difficoltà chiunque. Forse finora hanno reso al di sotto delle aspettative, e mi riferisco anche alla Volleyball Nations League, ma ciò non incide su una gara secca come quella dei quarti. Hanno una giocatrice molto temibile come Goncharova, senza dimenticare che muro e attacco sono le armi migliori delle ex sovietiche. Ma noi siamo pronte e in campo non molleremo nulla».
Per il team del c.t. Davide Mazzanti sarà fondamentale salire di almeno un gradino rispetto al match contro la Slovacchia, commettendo meno errori e lavorando con più precisione in seconda linea. Dove il contributo della schiacciatrice classe 1989 potrebbe rivelarsi fondamentale.
«Il mio recupero fisico sta procedendo bene; mentalmente faccio invece più fatica perché ho ancora un po’ paura e soprattutto in attacco fatico a rivivere certe situazioni. Mi sono sottoposta a parecchie visite, tutte hanno dato esito positivo e non ho alcun motivo di dubitare del parere dei medici interpellati. In questo momento occorre trovare il giusto compromesso tra il lavoro necessario per tornare al top della condizione e quel che serve alla squadra. Da parte mia c’è massima disponibilità a fare tutto il possibile per aiutare le mie compagne».
Lungo il cammino europeo l’Italia non ha mai convinto pienamente, mostrando solo a sprazzi tutto il suo potenziale. Per puntare alla medaglia serve l’accelerata decisiva ed è proprio Bosetti a tracciare la strada per Ankara.
«Dobbiamo innanzitutto ridurre gli errori. Finora ci sono stati perdonati, d’ora in avanti non sarà più così. Ovvio, poi, che una ricezione più precisa e pulita garantirebbe un attacco più fluido ma vogliamo pensare ad una gara alla volta, senza troppa pressione. Sarebbe bellissimo arrivare a giocare la semifinale, io ci conto. Dobbiamo raccogliere le energie rimaste dopo un’estate lunghissima e provare a chiudere nel miglior modo possibile».
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