BRUXELLES
Von der Leyen, 'lo scontro sui dazi è un errore degli Usa'

(ANSA) - BRUXELLES, 01 APR - "Tanti europei si sentono
profondamente scoraggiati dagli annunci provenienti dagli Stati
Uniti" sui dazi, "sia chiaro: l'Europa non ha iniziato questo
scontro. Riteniamo che sia sbagliato. Ma il messaggio che voglio
trasmettervi oggi è anche che abbiamo tutto ciò di cui abbiamo
bisogno per proteggere la nostra gente e la nostra prosperità".
Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von
der Leyen, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo.
"Questo scontro non è nell'interesse di nessuno": quella tra
l'Ue e gli Usa "è la relazione commerciale più grande e prospera
al mondo e staremmo tutti meglio se potessimo trovare una
soluzione costruttiva.
Allo stesso tempo, deve anche essere chiaro: l'Europa non ha
iniziato questo scontro. Non vogliamo necessariamente
vendicarci, ma abbiamo un piano forte per vendicarci se
necessario". Lo ha detto la presidente della Commissione
europea, Ursula von der Leyen, alla plenaria del Parlamento
europeo, citando "contromisure molto decise, se necessario".
"La nostra risposta immediata" agli Stati Uniti "è unità e
determinazione: sono già stata in contatto con i nostri capi di
Stato e di governo sui prossimi passi. Valuteremo attentamente
gli annunci di domani per calibrare la nostra risposta. Il
nostro obiettivo è una soluzione negoziata. Ma naturalmente, se
necessario, proteggeremo i nostri interessi, la nostra gente e
le nostre aziende". Lo ha detto la presidente della Commissione
europea, Ursula von der Leyen, alla plenaria del Parlamento
europeo.
"La nostra strategia si basa su tre pilastri. Primo, siamo
aperti ai negoziati. Andiamo verso questi negoziati da una
posizione di forza. L'Europa ha molte carte in mano. Dal
commercio alla tecnologia alle dimensioni del nostro mercato. Ma
questa forza si basa anche sulla nostra prontezza ad adottare
contromisure ferme. Tutti gli strumenti sono sul tavolo", ha
evidenziato von der Leyen, citando poi l'intenzione di
continuare a "diversificare il nostro commercio con altri
partner" e "raddoppiare gli sforzi sul nostro mercato unico" per
"abbattere le barriere che restano". (ANSA).
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