IL RILANCIO DELL’IMPIANTO
Varese Turf & Sport: «A noi la concessione delle Bettole»
La società dovrebbe subentrare dall’1 gennaio. I gruppi di minoranza a Palazzo Estense chiedono chiarezza e la convocazione della Commissione Sport
C’è un’ufficialità che arriva prima del Comune e cambia subito i tempi della politica: la costituenda Varese Turf & Sport S.r.l. ha annunciato di essersi aggiudicata la concessione dell’Ippodromo delle Bettole dal primo gennaio 2026, presentandosi con un comunicato che parla di rilancio sportivo, culturale ed economico dell’area.
TEMPI STRETTI
Mentre da Palazzo Estense non è ancora arrivato l’atto formale, la reazione delle opposizioni è stata immediata: «serve chiarezza e serve in fretta». I gruppi di minoranza chiedono infatti la convocazione urgente della Commissione Sport per ottenere un aggiornamento puntuale sull’iter, che deve essere chiuso entro il 30 novembre per consentire l’inserimento dell’impianto nel calendario nazionale 2026. «La scadenza ministeriale e la prospettiva di un passaggio di gestione ormai imminente rendono necessario un confronto trasparente», dichiara la capogruppo leghista Barbara Bison. «Vogliamo conoscere passaggi, tempi e contenuti della nuova fase e capire quali ricadute avrà sull’intero comparto, non solo sulla pista» aggiunge.
VARESE TURF & SPORT S.R.L.
Con il comunicato, la cordata ha intanto scelto di presentarsi pubblicamente. Varese Turf & Sport S.r.l. descrive la propria missione come un impegno a «rilanciare il mondo ippico come simbolo di una valorizzazione sportiva, culturale ed economica più ampia», restituendo all’area «un ruolo centrale nella vita cittadina attraverso servizi innovativi e un’offerta integrata». La società elenca anche la propria struttura: Enrico Cinti presidente, Luigi Rinzivillo amministratore delegato, Daniele Fortuzzi responsabile marketing e settore ippico, con il contributo operativo di Paola e Giuseppe Marzotto e il supporto tecnico di Edil Mega Appalti. Il gruppo costituirà una Ati con Nord Est Ippodromi. Dalla società arrivano anche linee guida sul metodo di lavoro: l’obiettivo di una «gestione moderna, sostenibile e aperta alla collaborazione con le realtà del territorio» e la volontà di rendere l’ippodromo «un punto di riferimento per sportivi, famiglie e appassionati». Un’impostazione che anticipa un progetto più ampio della sola attività di pista, con attenzione a ristorazione, eventi e possibili sinergie con gli impianti sportivi vicini. Resta ora da capire quando il Comune romperà il silenzio e confermerà formalmente l’esito. Se ciò non avverrà a breve, sarà con ogni probabilità la Commissione richiesta dalle opposizioni il primo luogo in cui il progetto potrà essere illustrato nel dettaglio.
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