TEMPESTA SOLARE
Aurora boreale, il cielo diventa rosso
Il fenomeno segnalato in Ossola, sul Lago Maggiore e in molte altre zone. E’ visibile in varie aree dell’Italia
Sono di nuovo le notti delle Aurore Boreali. Tra l’11 e il 12 novembre 2025 l’aurora boreale è visibile dalle Alpi alla Sardegna. Colpa di una nuova tempesta solare particolarmente intensa che, nelle prossime ore, potrebbe causare temporanee interruzioni delle comunicazioni e blackout. Nella notte appena trascorsa alle 4.30 il cielo sopra Verbania era rosso, così come a Pogno e sul Monte Rosa e in tutto il Piemonte. Un fenomeno che in passato era indicato come presagio di sventura e di avvenimenti epocali. Nell’agosto del 1939 ad esempio il cielo di mezza Europa si colorò di rosso prima dell’arrivo della Seconda Guerra Mondiale. Immagini tratte da Meteo Piemonte e Reporter di volo. Stasera si replica.
LA TEMPESTA GEOMAGNETICA
È in corso dalla notte tra 11 e 12 novembre una tempesta geomagnetica molto intensa di classe G4, la penultima nella scala che arriva fino a G5, come conferma il Centro di previsione meteorologica spaziale dell’agenzia statunitense Noaa. È stata innescata dall’arrivo di due espulsioni di massa coronale o Cme, cioè espulsioni di materia sotto forma di plasma, una delle quali è stata accompagnata dal brillamento solare più forte del 2025 finora: il brillamento ha raggiunto classe X5.1 e l’improvvisa esplosione ha provocato blackout radio in Europa e Africa, interrompendo le comunicazioni radio ad alta frequenza sul lato della Terra rivolto verso il Sole.
“La tempesta è in corso da diverse ore e ha avuto un inizio molto rapido“, dice all’ANSA Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste. “A provocarla sono state due Cme arrivate una dopo l’altra nella giornata dell’11 novembre ed è atteso l’arrivo anche di una terza Cme, vedremo come si evolve la situazione.”
Ad emettere brillamenti e Cme è stata sempre la macchia solare indicata con la sigla AR4274, molto attiva nelle scorse settimane e una delle più prolifiche produttrici di brillamenti solari dell’attuale ciclo solare. “La macchia si è man mano estesa e presenta sempre una complessità molto elevata dal punto di vista magnetico - conferma Messerotti - è un serbatoio di energia molto instabile.”
La tempesta ha illuminato i cieli con i colori delle aurore anche a latitudini italiane, come dimostrano ad esempio le immagini riprese a Plan de Corones in Trentino Alto-Adige, nelle Alpi Sud-orientali. Oltre all’affascinante fenomeno delle aurore, però, gli eventi di classe G4 possono causare problemi alle infrastrutture elettriche, possono modificare l’orientamento dei satelliti in orbita e interrompere le comunicazioni radio e i sistemi di navigazione satellitare.
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