IL SUMMIT
Binge eating, in Italia ne soffrono 600mila persone
Alle Ville Ponti di Varese il punto sui disturbi alimentari
In Italia 600mila persone soffrono di un disturbo da alimentazione incontrollata, il cosiddetto binge eating. La condizione, che riguarda più del 20% dei 3 milioni di pazienti con diagnosi da un disturbo del comportamento alimentare, è in forte aumento. È quanto emerge dal congresso della Società Italiana di Riabilitazione Interdisciplinare Disturbi Alimentari e del Peso (Siridap) in corso alle Ville Ponti di Varese.
Il binge eating è “una patologia che unisce fattori psicologici, biologici e ambientali“, osserva Alessandro Raggi, psicoterapeuta e vicepresidente della Fondazione Ananke. «Il disturbo si manifesta con abbuffate ricorrenti, accompagnate dalla sensazione di perdita di controllo e senza comportamenti compensatori (come vomito o uso di lassativi)».”
Questa condizione, aggiunge Laura Dalla Ragione, direttrice della rete Dca dell’Usl Umbria 1, «ha superato per frequenza anoressia e bulimia. È una condizione che porta spesso all’obesità, ma nasce da un disagio psicologico profondo. Occorre riconoscerla e curarla con un approccio integrato».
Per questo, conclude Eugenia Dozio, responsabile dell’area Nutrizione di Villa Miralago (centro europeo per la cura dei disturbi alimentari), «è urgente superare l’idea che l’obesità sia solo una questione di educazione alimentare. Nei casi a base psicologica, l’intervento deve essere terapeutico e multidisciplinare, non prescrittivo».
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