ROMA
Borgonzoni, 'revocati 66 milioni di credito di imposta'

(ANSA) - ROMA, 14 LUG - "La direzione generale Cinema e
Audiovisivo del ministero della Cultura ha firmato la revoca di
66 milioni di euro di credito d'imposta precedentemente concessi
a produzioni cinematografiche al termine di un lungo e
scrupoloso lavoro di verifica e controllo". Lo rende noto la
sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, spiegando che "il
documento a firma di Nicola Borrelli" è frutto di una attività
di vigilanza che "si inserisce in una più ampia e articolata
azione ispettiva avviata su diverse centinaia di opere
audiovisive, svolta in collaborazione con la Guardia di Finanza
e finalizzata ad accertare la correttezza nell'utilizzo delle
risorse pubbliche destinate al sostegno dell'industria
cinematografica e audiovisiva nazionale".
"Le verifiche, condotte su domande formalmente regolari, sono
state condotte mediante l'acquisizione e l'approfondita analisi
di ulteriori documenti e attraverso controlli incrociati, che
hanno permesso di accertare la non spettanza del beneficio -
prosegue la sottosegretaria -. A seguito di tali accertamenti,
oltre alla revoca dei 66 milioni già concessi, non sono state
approvate e risultano quindi respinte richieste di credito
d'imposta per ulteriori 22 milioni di euro".
"Si tratta di una delle azioni della DGCA del MiC, che si
inserisce nel quadro più generale delle varie modifiche messe in
atto per tutelare uno strumento che nel tempo ha dimostrato di
poter essere esposto ad abusi e utilizzi impropri di risorse
pubbliche - si legge ancora -. L'obiettivo prioritario è quello
di garantire che gli strumenti a disposizione continuino a
sostenere le imprese realmente meritevoli, nel rispetto dei
principi di trasparenza, legalità e corretta gestione delle
risorse pubbliche. Un lungo lavoro durato anni e intensificatosi
negli ultimi mesi. Le attività ispettive proseguiranno con un
potenziamento del sistema di controlli e grazie anche alle nuove
unità di personale in arrivo, per assicurare un utilizzo equo,
efficiente e conforme dei fondi pubblici, contribuendo così a
rafforzare la competitività e l'integrità del comparto
audiovisivo italiano, su cui stiamo lavorando io e il Ministro
Giuli". (ANSA).
© Riproduzione Riservata