VIOLENZE AI SANITARI
Botte agli infermieri, polizia e telecamere h24
Il piano della Questura di Varese: collegamento video in tempo reale. Posto fisso di Polizia anche a Gallarate e Busto Arsizio

La notizia che anche Varese non è immune dalle aggressioni del personale sanitario da parte di pazienti e dei loro parenti ha avuto una vasta risonanza. Il problema della sicurezza negli ospedali e in particolare nei reparti di frontiera come i Pronto soccorso, viene affrontato proprio in queste settimane, con un progetto fortemente voluto dal questore di Varese, Carlo Ambrogio Enrico Mazza. Tutti i Pronto soccorso del territorio, non solo quello quello del Circolo ma di tutta la Asst Sette Laghi e anche dell’Asst Valle Olona, saranno collegati h24 con telecamere e videosorveglianza in tempo reale direttamente alla centrale operativa della Questura. Non solo. Oltre al Posto di Polizia di Varese, attivo da anni, sarà aperto un posto fisso di Polizia al Sant’Antonio Abate di Gallarate tra qualche giorno e entro la fine dell’anno uno all’ospedale di Busto Arsizio.
CHE COSA È ACCADUTO
A Varese, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, un ubriaco arrivato in ambulanza al Ps del Circolo ha aggredito una infermiera al triage, spingendola contro il bancone e tirandole uno schiaffo. L’infermiera era “colpevole” di avergli strappato un bottone della camicia mentre gli controllava i parametri vitali. Subito dopo, l’uomo (27 anni, nato in provincia di Modena, origine nordafricana) ha preso a testate l’infermiere che ha difeso la collega. La “linea rossa” ha permesso di lanciare l’allarme alla Questura. Sono intervenute le Volanti. Infermieri feriti, aggressore denunciato. Le telecamere installate al Pronto soccorso non hanno però rimandato immagini in Questura. Immagini oscurate per «un problema tecnico». Ma a breve, con i nuovi sistemi, la videosorveglianza cambierà. Inoltre, va detto che le telecamere sono orientate soprattutto verso la sala d’attesa e non all’interno dove è avvenuta l’aggressione. «Il soggetto è stato denunciato, con l’intervento immediato delle Volanti - dice il capo di Gabinetto della Questura, Francesco Pino -. Nonostante il problema tecnico che ha impedito di visualizzare la situazione, la risposta è stata rapida».
PRESIDIO FISSO
Dal luglio scorso il posto di Polizia interno al Pronto soccorso può contare sulla presenza di un ispettore e di un altro operatore della Polizia di Stato e di un rinforzo della Polizia locale, che garantiscono la loro presenza dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 14, oltre ad alcuni pomeriggi. Oltre agli operatori della Polizia di Stato e dell’agente della Polizia locale, si affianca un servizio di vigilanza privata che prevede una guardia giurata fissa in Pronto Soccorso h24, più un’ulteriore guardia in servizio “dinamico” in ospedale tutti i giorni dalle 8 alle 16.
«SOLIDARIETÀ AGLI OPERATORI»
Dalla direzione generale dell’Asst Sette Laghi, il direttore generale Giuseppe Micale esprime la sua «solidarietà agli infermieri coinvolti ma anche ai colleghi che sono esposti al rischio». Sottolinea che l’ospedale può «contare su una rete di sinergie preziosissime con Prefettura, Procura, Questura e Comune -, dice Micale -. La “linea rossa” già attiva che collega il Ps con la Questura è in fase di ulteriore sviluppo». E ribadisce che si sta lavorando all’installazione di un collegamento video «che permetterà alle forze dell’ordine di monitorare costantemente il Pronto soccorso e intervenire anche senza chiamata».
Il servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 25 settembre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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