ROMA
Brevetti, l'Italia resta in ritardo su digitale, biotech e Ia
(ANSA) - ROMA, 03 NOV - L'Italia dei brevetti mantiene una
solida presenza nei settori tradizionali come quelli della
meccanica e dei trasporti, ma resta pesantemente in ritardo
nelle tecnologie emergenti, dal digitale al biotech
all'Intelligenza Artificiale. Ad aggravare la situazione, si
aggiunge la fuga all'estero sempre più marcata delle grandi
imprese: ciò comporta una crescente dipendenza del Paese da
brevetti controllati da attori stranieri.
È il quadro tinteggiato dalla quinta edizione della Relazione
sulla ricerca e l'innovazione in Italia presentata oggi a Roma,
realizzata da tre istituti del Consiglio Nazionale delle
Ricerche con il contributo dell'Area Studi Mediobanca: Istituto
di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali, Istituto
di ricerca sulla crescita economica sostenibile e Istituto di
studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie.
Il documento ha analizzato i brevetti registrati presso
l'Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti nel periodo
2002-2022. In Europa, i paesi con la performance migliore sono
Spagna e Danimarca. Tra il 2002 e il 2012, l'Italia ha
registrato la crescita relativa più bassa insieme alla Germania
e questa tendenza è proseguita anche nel decennio successivo. Il
numero di brevetti pro-capite incorona la Svizzera, seguita
dalla Svezia e, a partire dal 2022, dall'emergente Danimarca. In
questo ambito, l'Italia fa meglio solo della Spagna per quanto
riguarda i paesi europei. (ANSA).
© Riproduzione Riservata


