L’INDAGINE
Busto Arsizio, giallo dell’auto fantasma
Cancellata dal Pra non poteva circolare. Fermata dai vigili. Il conducente scappa

Andava in giro su un’auto fantasma: ora sono partite le indagini per capire a quale titolo l’autista fosse a Busto Arsizio con quel mezzo.
Una Fiat Grande Punto che era stata cancellata dal Pra, registro delle auto, perché collegata a un prestanome. Di fatto era come se il mezzo non avesse le targhe. E se la polizia locale non lo avesse beccato avrebbe continuato a circolare senza problemi.
Invece l’uomo alla guida quando ha incrociato gli agenti ha fatto inversione a “u”, dandosi alla fuga. Ma gli è andata male perché si trattava del nucleo motociclisti e non ha avuto scampo.
Quando gli agenti lo hanno fermato l’auto è risultata essere assicurata e revisionata. Quindi in un primo momento pareva non esserci nessun problema, fosse altro che però la Fiat Grande Punto risultava essere intestata a un prestanome e per questo era risultata essere cancellata dall’archivio del Pra.
Gli agenti hanno così sequestrato il mezzo, che, radiato, non poteva circolare. Al momento sono in corso le indagini per comprendere quali saranno i risvolti di questo primo provvedimento che ha una conseguenza immediata: togliere dalle mani e dalla disponibilità del prestanome il mezzo non facendolo circolare regolarmente.
L’intervento apre così uno squarcio che permetterà agli investigatori di comprendere per quale motivo l’uomo fosse a Busto Arsizio con un mezzo fantasma, auto che di solito vengono usate per mettere a segno furti e raggiri. Ora resta da capire se il mezzo del prestanome sia servito a mettere a segno qualche reato e anche come abbia fatto ad avere una regolare assicurazione e la revisione del mezzo e per quale motivo non siano partite le segnalazioni alle autorità.
Di certo ci sono spunti investigativi che partono dal provvedimento di blocco anagrafico del prestanome. Bisogna anche capire per quale motivo l’uomo si sia dato alla fuga. Al momento non trapelano indiscrezioni, ma potrebbero anche aver trovato sul mezzo qualche indizio che tornerà utile. Di certo senza l’auto fantasma in circolazione, la città è più sicura.
Sempre a Busto, svolta nelle indagini sull’automobilista che venerdì scorso aveva investito un pedone e non si era fermato.
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