IL CONFRONTO
Con Rizzo e Bardelli saltano gli schemi
Lui ex Pci, lei di destra: insieme a Brinzio
La rivoluzione parte da Cuba e arriva a Brinzio, piccolo borgo prealpino che fa da cerniera tra Varese e la Valcuvia definito dal giornalista e pubblicitario Pasquale Diaferia «periferia della periferia». Perché destra e sinistra in politica saranno forse morte, i partiti son diventati la caricatura di se stessi, la politica nausea ormai sei italiani su dieci, ma l’ideologia non molla la presa.
Quasi cento persone hanno riempito ieri mattina – sabato 15 novembre – “l’aula magna” del locale Museo Contadino per seguire l’ex parlamentare italiano ed europeo Marco Rizzo, giunto sin qui idealmente da L’Avana a presentare il suo “Una biografia di periferia”, ma che poi ha parlato (da politico di vaglia, lingua sciolta e battuta pronta) a ruota libera. Scalati tutti i gradini del Partito comunista italiano, cambiata spesso formazione pur rimanendo sempre «a sinistra» e dopo aver fondato Democrazia Sovrana Popolare (con cui si candida alle regionali venete), a 66 anni afferma di voler ricominciare da capo «perché la destra fa schifo, ma la sinistra di più». Lo fa entrando a piè pari nel territorio già fortino della Lega facendosi accompagnare e al contempo sostenendo Stefania Bardelli, varesina passata dalle compagnie aeree (dov’era hostess) agli studi televisivi Mediaset alle segreterie dei partiti romani. Qui si è piano piano innamorata della politica ma è rimasta schifata da chi la fa, per cui ha prima deciso di affiancare il generale Vannacci e poi di correre da sola «perché al contrario di lui, che mi ha profondamente delusa, continuo a vedere il mondo capovolto. Faremo una lista alle Comunali di Varese, città che non riconosco più e lanceremo un candidato civico».
Come poi si possa conciliare uno storico e mai pentito esponente di Falce e Martello con una giovane e decisa candidata di destra è un mistero che scopriremo soltanto vivendo. Ma è chiaro che se Rizzo (deciso a votare “sì” al referendum sulla separazione delle carriere in Magistratura perché la politica e non l’economia deve tornare a governare il Paese) è «favorevole al crocifisso nelle scuole», dichiara che «la politica woke è fuori dal mondo perché i sessi sono solo maschile e femminile» e assicura che «i desideri non sono diritti», sembra più liberale e cattolico che comunista. E dunque c’è rischio di far confusione. «Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra. L’ideologia malgrado tutto credo ancora che ci sia», cantava Gaber. Rizzo e Bardelli sembrano confermarlo.
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