ROMA
E' morto il fotografo Sebastiao Salgado

(ANSA) - ROMA, 23 MAG - Il fotografo Sebastião Salgado è
morto a 81 anni: lo annuncia l'Académie des Beaux-Arts a Parigi.
La conferma arriva anche dall'Instituto Terra,
un'organizzazione non governativa fondata da Salgado ."Sebastião
è stato molto più di uno dei più grandi fotografi del nostro
tempo. Insieme alla sua compagna di vita, Lélia Deluiz Wanick
Salgado, ha seminato speranza dove c'era devastazione e ha fatto
fiorire l'idea che il ripristino ambientale è anche un profondo
gesto d'amore per l'umanità. Il suo obiettivo ha rivelato il
mondo e le sue contraddizioni; la sua vita, il potere
dell'azione trasformativa", si legge nel testo.
Sebastiao Salgado viveva ormai da lungo tempo a Parigi e dal
1990 aveva smesso di fotografare le persone concentrando la sua
attività sull'impegno sociale, sulle priorità ambientali e sulla
sostenibilità. In Brasile aveva rilevato una azienda su cui ha
ripiantato oltre due milioni e mezzo di alberi, ricreando una
foresta in cui sono presenti 150 specie.
Nato nel 1944 a Minas Gerais, Salgado si è laureato in
economia e ha cominciato a fotografare da professionista nel
1973. Nel 1994 ha fondato con la moglie Lélia l'agenzia
'Amazonas Images', dedicata esclusivamente al suo lavoro. Ha
viaggiato in più di cento paesi per i suoi progetti fotografici,
divenuti mostre di successo straordinario in musei e gallerie di
tutto il mondo e libri-capolavoro tra i quali spiccano Terra
(1997), Ritratti di bambini in cammino (2000), Africa (2007),
Genesi (2013), Profumo di sogno (2015), Kuwait. A Desert on Fire
(2016), Gold (2019) e Amazônia (2021).
L'ultimo capitolo della sua ricerca sui temi cruciali della
vita sulla Terra è nelle 54 fotografie di grande e grandissimo
formato quasi tutte inedite scelte per la mostra 'Ghiacciai', al
Mart di Rovereto fino al 21 settembre. Altri dieci scatti
campeggiano fino all'11 gennaio sospesi nel 'grande vuoto' del
Museo delle Scienze di Trento. Il progetto, curato da Lélia
Wanick, moglie dell'artista, è nato da un'idea del Trento Film
Festival in collaborazione con le due strutture museali e con
Contrasto in occasione dell'anno per la conservazione dei
ghiacciai proclamato nel 2025 dalle Nazioni Unite. L'artista,
che aveva dovuto rinunciare per motivi di salute a intervenire
all'inaugurazione della mostra, aveva rinviato a settembre la
sua partecipazione. (ANSA).
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