PICCOLO E GRANDE SCHERMO
Edwin J Tonin Carranza, da Varese ai film di Guadagnino
Il montatore 31enne ha lavorato a “Stile Alberto” docufilm in onda su Rai 3. Il 18 e il 19 novembre sarà al Nuovo per la proiezione di “After the hunt - Dopo la caccia”
Memorizzate questo nome: Edwin J Tonin Carranza. Vero, non risulta facile e immediato ma vi sarà utile perché tra il 15 il 19 novembre potrete leggerlo più volte sullo schermo, grande o piccolo che sia. Il trentunne varesino, diplomato al liceo Cairoli e laureato alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, è ormai una realtà del montaggio, arte in cui la nostra provincia primeggia da tempo con Paola Freddi, number one in Italia, e promette non poco con Davide Macchi, premiato sin dal primo lavoro, Tusen Toner, al Festival di Locarno.
Edwin J Tonin Carranza apparirà, solo nominalmente, su Rai 3 sabato 15 alle 23.05 tra i titoli di Stile Alberto, docufilm di Michele Masneri e Anton Giulio Panizzi, dedicato al giornalista e scrittore Alberto Arbasino. Il 18 e il 19, rispettivamente alle 20 e alle 21, sarà invece presente al Cinema Teatro Nuovo di viale dei Mille intervenendo prima della proiezione di After the hunt - Dopo la caccia, uno dei film di Luca Guadagnino – gli altri sono Queer e l’appena concluso Artificial – che lo hanno visto assistente al montaggio di Marco Costa. Spiegherà la sua professione, particolare e importante perché il montatore è al contempo primo spettatore e “altro regista” di ogni opera. Giusto ricordare come tanto Arbasino quanto Guadagnino non siano per nulla estranei al nostro territorio. L’inventore della “casalinga di Voghera“, sua città Natale, ricevette nel 2005 il Premio Chiara alla carriera, il regista girò nel 2016 a Varese, principalmente al Grand Hotel Campo dei Fiori, Suspira, sequel o, per dirla con Guadagnino, cover della pellicola del 1977 di Dario Argento, portandoci in dote Dakota Johnson, Tilda Swinton e Mia Goth. Non male come regalo alla città.
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