LO SHOW
Elio incanta il “Condominio”
Grande successo dello spettacolo al Teatro di Gallarate. Musica, gioia e risate contagiose
Fermate il mondo, voglio cantare. Sembra questa l’ennesima provocazione sociale, più che artistica, di Elio che abbandona le Storie Tese per ritrovare i canti da osteria meneghina di Cochi e Renato, per spingersi a Gaber e ritrovare Jannacci che, con il suo brano “Quando un artista ride” salì sul palco del Festival di Sanremo nel 1998. Un brano forse meno celebre tra quelli del suo ricco repertorio, che però racconta perfettamente, e non è un caso, il senso dello spettacolo di Elio, andato in scena questa sera, giovedì 4 dicembre al Teatro Condominio di Gallarate, perché “Quando un musicista ride, non ha paura della sua semplicità e sente dentro come una strana gioia vera”.
Quella gioia semplice e vera che Elio porta sul palco insieme alla sua giovane e colorata band, la stessa che lo ha accompagnato in “Ci vuole orecchio”, con cui rispolvera dalla credenza dei vinili il repertorio degli anni ‘60, dalle canzonette al teatro canzone.
Con ironia leggera, ma mai banale, salta sulle note e sulle nuvole e quando il pubblico si lascia andare, affonda con l’«Insostenibile leggerezza dell’essere» che lo dipinge cantore e giullare.
Tra una Canzone Intelligente, un cellulare finto e un vero Giovanni Telegrafista, ricorda al mondo che la risata a fine giornata si conquista condendo la vita con ironia.
© Riproduzione Riservata


