TOKYO
Emergenza orsi in Giappone, 12 morti in sei mesi
                      
          (ANSA) - TOKYO, 04 NOV - Il Giappone affronta la peggiore
crisi da orsi bruni degli ultimi decenni, con almeno 12 vittime
dallo scorso aprile e oltre 8.000 avvistamenti solo nella
prefettura di Akita, dove tre persone hanno perso la vita.
   Di fronte all'escalation di incursioni negli insediamenti
urbani - comprese scuole e quartieri residenziali - il governo
ha convocato una riunione ministeriale nei giorni scorsi per
definire entro metà novembre un pacchetto rafforzato di
contromisure. Il capo di Gabinetto, Minoru Kihara, ha definito
la situazione "una seria minaccia per la sicurezza pubblica",
dopo che anche il ministro della Difesa, Shinjiro Koizumi, e
quello dell'Ambiente, Hirotaka Ishihara, hanno messo in luce la
carenza cronica di personale qualificato, tra cui cacciatori e
operatori specializzati per gestire le catture.
   Nonostante le misure varate nel 2024, infatti, gli attacchi
restano su livelli record. In questo contesto, le Forze di
autodifesa terrestri (Gsdf), su richiesta del governatore Kenta
Suzuki, si preparano a intervenire in via sperimentale nella
prefettura di Akita, impossibilitata a far fronte alla crisi con
le sole forze locali. L'aiuto logistico, il trasporto di
trappole e materiali, non prevede l'abbattimento diretto degli
animali, ma rappresenta un precedente significativo. Se il
modello Akita dovesse rivelarsi efficace, osservano gli
analisti, altre amministrazioni locali del Giappone
settentrionale potrebbero chiedere il supporto delle forze
armate, segnando una svolta nella gestione delle emergenze
ambientali, che implica una ridefinizione del ruolo delle Forze
di autodifesa.
   Secondo il ministero dell'Ambiente, in Giappone vivono due
sole specie di orsi: l'orso nero presente nell'Honshu - che è
l'isola principale del Paese, e nello Shikoku; mentre l'orso
bruno ha il suo habitat nell'Hokkaido, l'isola più a nord
dell'arcipelago. La prefettura di Akita è situata a nord ovest
dell'Honshu. (ANSA).
© Riproduzione Riservata


