POLIZIA DI STATO
Festa di San Michele, in Questura abbraccio ai poliziotti
Encomi e lodi a chi è in servizio, medaglie ai pensionati

La Questura di Varese ha celebrato ieri mattina San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, con una cerimonia che è diventata ormai un appuntamento sentito dalla comunità e dalle istituzioni.
Per il secondo anno consecutivo, il questore Carlo Ambrogio Enrico Mazza ha voluto affiancare alla tradizionale messa un momento solenne di riconoscimento per gli agenti che si sono distinti nel servizio e per coloro che hanno raggiunto il traguardo della pensione, con la consegna di encomi, lodi e medaglie di commiato.
La preghiera di chi è in divisa
«Si tratta di un’occasione particolare non solo di raccoglimento e celebrazione, ma anche di incontro con le famiglie – ha detto il questore –. Abbiamo pensato di affiancare alla liturgia un momento dedicato alle onorificenze, perché il personale della Polizia di Stato di Varese si distingue costantemente per professionalità e dedizione».
Un’iniziativa che intende valorizzare l’impegno quotidiano di uomini e donne chiamati a incarnare le parole della preghiera del poliziotto: «Aiutami a essere sempre vicino a chiunque si trovi in difficoltà, a sostenere chi è in pericolo, a difendere chi è indifeso».
Gli encomi sono stati attribuiti al vicequestore Silvia Elena Passoni, all’ispettore Giovanni Mascheroni, all’ispettore Giuseppe Varallo, al sovrintendente Marco Guido Bezzegato, al sovrintendente Renato Paolini, all’assistente capo coordinatore Christian Ciaurro, al sostituto commissario Pierfrancesco Colucci e al sostituto commissario Alessandro Tofani, oggi in quiescenza.
Le lodi hanno invece premiato l’ispettore Andrea Albizzati della Divisione Anticrimine, il viceispettore Antonio Gigliotti, il vicesovrintendente Giuliano Pizzi, l’assistente capo coordinatore Emanuele Sperlinga, l’assistente Michele Mariano, l’agente scelto Onofrio Caliolo e l’agente Mauro Amato, della Stradale di Busto Arsizio - Olgiate Olona.
Tutti si sono distinti in indagini che hanno portato ad arresti, sequestri e smantellamenti di organizzazioni criminali, segno di una dedizione che è stata silenziosa e costante.
«Grazie» dal prefetto
La medaglia di commiato in argento è stata conferita all’assistente capo coordinatore Maria Domenica Mancuso, al sostituto commissario Maria Romano, al viceispettore Renato Saccon, al commissario Mirco Barban, al sovrintendente capo Felice Bezzon e al sostituto commissario Emanuela Mariorenzi.
A loro il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, ha rivolto parole di profonda gratitudine: «È difficile pensare di rinunciare a professionalità così brillanti, ma è giusto che a un certo punto ci si dedichi anche ad altri interessi, agli affetti e agli obblighi familiari. Ogni servizio reso allo Stato è un dono che resta. Questo attaccamento all’Istituzione è un patrimonio che non si perde con la pensione, ma che rimane vivo come esempio».
La celebrazione eucaristica
Dopo la consegna delle onorificenze, la comunità si è raccolta nella celebrazione eucaristica in onore di San Michele, unendo agenti e famiglie in un momento di fede e riflessione.
La giornata si è conclusa in un clima di festa e riconoscenza. Lodi ed encomi non sono solo attestati formali, ma il segno concreto di un impegno che prosegue ogni giorno sulle strade e nelle indagini, nelle emergenze piccole e grandi che segnano la vita del territorio. È questo il significato più profondo della ricorrenza di San Michele: riconoscere chi veglia sulla sicurezza di tutti e ringraziare chi, dopo una vita di servizio, continua a testimoniare i valori più autentici dello Stato.
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