VENEZIA
'Fisco assorbe 156 giorni lavoro, colpa 2,5 milioni evasori'

(ANSA) - VENEZIA, 20 SET - Anche a causa dei 2,5 milioni
evasori, quest'anno i contribuenti hanno impiegato 156 giorni
per onorare tutte le richieste avanzate dal fisco. In altre
parole, per rispettare le decine di scadenze previste dal
calendario fiscale, le persone fisiche e quelle giuridiche hanno
teoricamente lavorato per lo Stato sino all'inizio dello scorso
mese di giugno. Versamenti che, rileva la Cgia, sono necessari
per retribuire i dipendenti pubblici, la sanità, la scuola i
trasporti, le forze dell'ordine. Solo dal 6 giugno fino al
prossimo 31 dicembre (209 giorni) gli italiani lavoreranno per
sé stessi e per la propria famiglia
In Italia, purtroppo, i contribuenti onesti versano molte tasse
perché ci molti 'disonesti'. Dalle ultime stime dell'Istat
riferite al 2022, infatti, sono quasi 2,5 milioni le persone
fisiche occupate irregolarmente, o se in proprio senza partita
Iva. Il numero più elevato è in Lombardia con 379.800 unità.
Seguono i 319.400 del Lazio e i 270.200 della Campania. Se,
invece, calcoliamo il tasso di irregolarità, dato dal rapporto
tra il numero di occupati irregolari e il totale degli occupati
di ciascuna regione, prima la Calabria con il 17,1%. Poi la
Campania (14,2), la Sicilia (13,6) e la Puglia (12,6). La media
italiana è del 9,7%
Negli ultimi trent'anni, la pressione fiscale più bassa è stata
nel 2002 con il Governo Berlusconi, quando si attestò al 38,9%
del Pil, -3,8 punti rispetto alla percentuale prevista nel 2025.
Allora furono necessari 142 giorni per "liberarci" dal giogo
fiscale, ben 14 giorni prima della scadenza prevista nel 2025.
Il picco massimo fu nel 2013 con il Governo Monti - sostituito a
fine aprile da Enrico Letta - quando il carico fiscale sul Pil
arrivò al 43,4%: record negativo di sempre. (ANSA).
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