L’ANNIVERSARIO
I 65 anni di sacerdozio di don Ernesto Mandelli
La festa per il cappellano della Fondazione Molina: «Resterà per me sempre una scuola di vita»

Per la Fondazione Molina è un anno speciale: oltre a festeggiare i 150 anni di storia, il presidente con il Consiglio di amministrazione e la direzione, i dipendenti e gli ospiti si sono riuniti per celebrare il 65esimo anniversario sacerdotale di don Ernesto Mandelli, da 15 anni cappellano della struttura, presenza costante e preziosa sempre accanto ai residenti attraverso il servizio religioso.
«RAFFORZIAMO IL SENSO DI FAMIGLIA»
La Fondazione ha ricordato questa tappa importante con una celebrazione presieduta dal vicario episcopale don Franco Gallivanone insieme a 12 presbiteri della città, presenze importanti e sempre state vicine nella vita del cappellano; per l’occasione è stato preparato anche un libretto “personalizzato” con una raccolta di riflessioni e dediche nonché la biografia di don Ernesto, per rendere il momento liturgico un ricordo da custodire come testimonianza di un giorno importante. Durante l’omelia, sono stati ricordati alcuni passaggi importanti della sua vita e, in particolar modo, don Ernesto ha condiviso con forza il valore di essere sacerdote all’interno di una Rsa: «In queste strutture si vuole creare un clima di famiglia, la scelta di abbandonare la propria casa è sempre un qualcosa di doloroso e il mio ruolo è stare accanto agli ospiti e alle famiglie degli ospiti per rafforzare, insieme agli operatori, quel senso di famiglia che il Molina sa dare. Per questo ci vogliono due doti: l’amore e la pazienza... perché la pazienza è la vera misura dell’amore. Il Molina resterà per me sempre una scuola di vita per affrontare con serenità la sofferenza e la difficoltà».
GLI AUGURI DEL MOLINA
Un momento molto emozionante e sentito da tutti i partecipanti, concluso con una bellissima festa e il soffio sulle candeline. «Il suo impegno quotidiano e la dedizione con cui accompagna le persone anziane in questo tratto di vita – scrive la direzione della Fondazione Molina – sono un esempio raro di umanità e di autentico spirito cristiano. La sua presenza ha fatto e continuerà a fare davvero la differenza. Da tutti noi auguri caro Don».
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