AMBIENTE
Gallarate, nuovo palazzetto: la protesta del pelobate
Pittoresco presidio contro il progetto di costruzione dell’impianto sportivo sull'area che ospita l'anfibio
Giovedì 13 novembre a palazzo Borghi la Commissione Lavori pubblici si è trasformata in uno scenario insolito: ad accogliere i consiglieri, infatti, non c’era un esperto tecnico né un rappresentante istituzionale, ma un pelobate. O meglio, un esponente del comitato Salviamo gli alberi di Gallarate, Filiberto Zago, travestito da rana per lanciare un messaggio simbolico e chiaro. «Sono il pelobate fosco, sono in via di estinzione — recitava il cartello che impugnava — Questa amministrazione sta compromettendo il mio habitat, aiutatemi». La protesta mette sotto i riflettori una questione che da mesi infiamma il dibattito cittadino: i lavori per il nuovo palazzetto dello sport a Moriggia, che secondo il comitato rischiano di compromettere un’area di grande valore naturalistico, unica colonia in città del Pelobate foscocontro. Zago ricorda come già l’8 agosto il comitato avesse chiesto l’assoggettabilità al via dell’opera, senza ricevere risposta, mentre i lavori proseguono. «Quella è un’area preziosa perché ospita il Pelobate, che vive solo qui a Gallarate — sottolinea —, la colonia più grande dopo Arsago, Besnate e alcune zone del delta del Po e di Ivrea». Il richiamo alla tutela dell’ambiente si intreccia con il dibattito politico: nell’aula delle commissioni Gianpaolo Bonetti del Partito Democratico mette l’accento sul contesto generale, evidenziando la presenza nelle vicinanze di scuole, piscina, palazzi e vie strette. «Non si può ragionare sulle opere come entità isolate - osserva - serve considerare l’impatto complessivo sul quartiere».
Il sindaco Andrea Cassani, replica con fermezza: «Se una cosa va fatta, si fa; se non serve, è inutile creare documentazione e spendere soldi. Capisco che criticherete tutto quello che faccio, ma questo tentativo miserrimo di ostacolare un’opera che comunque si farà non ci fermerà».
Tra rane in costume e polemiche politiche, la questione del palazzetto dello sport si conferma uno dei temi più caldi del dibattito cittadino, dove la tutela dell’ambiente e la programmazione urbanistica si scontrano in aula.
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