NAPOLI
Il Tar annulla le 'zone rosse' istituite a Napoli

(ANSA) - NAPOLI, 29 LUG - ll Tar della Campania ha annullato
l'ordinanza del prefetto di Napoli che prorogava il divieto di
stazionamento nelle cosiddette "zone rosse" cittadine. Lo rende
noto il team legale che ha promosso il ricorso contro la misura
ispirata da una direttiva del ministro dell'Interno, Matteo
Piantedosi. Il Tar ha giudicato l'esercizio del potere
prefettizio privo dei necessari presupposti, illegittimo e
lesivo dei principi fondamentali dell'ordinamento
costituzionale. "La sentenza - si legge nella nota - dichiara
apertamente che non vi era alcuna emergenza eccezionale, né
alcuna motivazione nuova, idonea a giustificare l'uso reiterato
di poteri prefettizi straordinari. Un richiamo forte e
definitivo alla legalità costituzionale, contro ogni tentativo
di trasformare l'eccezione in prassi".
"È una vittoria dello Stato di diritto. Il Tar ha
riconosciuto che le ordinanze del Prefetto erano illegittime e
violavano principi costituzionali. Dopo mesi di contenzioso,
viene sancito un principio fondamentale: il potere straordinario
non può diventare regola ordinaria. Il diritto non può piegarsi
a logiche di emergenza permanente", dichiarano in una nota
congiunta il team legale composto da Andrea Chiappetta e Stella
Arena, legali delle associazioni che hanno presentato il
ricorso, i quali sottolineano come la decisione "ristabilisca il
primato della Costituzione sull'arbitrio amministrativo".
"Nessuna direttiva ministeriale può derogare, neanche di
fatto, ai principi di uguaglianza, legalità, presunzione di
innocenza e proporzionalità. È una sentenza che difende la
democrazia", viene sottolineato nella nota. Secondo Chiara
Capretti e Pino De Stasio, consiglieri municipali di Napoli,
anche loro tra i soggetti che hanno presentato il ricorso, si
tratta di "una bocciatura senza appello per chi ha usato lo
stato di emergenza come pretesto per aggirare il confronto
democratico e marginalizzare le istituzioni locali. Il Tar
restituisce parola al diritto e visibilità ai territori".
(ANSA).
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