CITTÀ DEL MESSICO
In Messico 39 minori uccisi in faida interna Cartello di Sinaloa

(ANSA) - CITTÀ DEL MESSICO, 09 MAG - Almeno 39 minorenni sono
stati assassinati e 97 risultano dispersi nel Messico
occidentale nella guerra condotta dal settembre scorso da due
fazioni del cartello di Sinaloa, uno dei gruppi di
narcotrafficanti più potenti del Paese. Lo fanno sapere le
autorità.
Il cartello di Sinaloa è stato fondato da Joaquin "El Chapo"
Guzman, che sta scontando una condanna all'ergastolo negli Stati
Uniti, e Ismael "El Mayo" Zambada, arrestato in Texas, a luglio.
I sostenitori di Mayo accusano i figli del Chapo di averlo
tradito e consegnato alle autorità americane.
Gli scontri sono scoppiati lo scorso settembre a Culiacan,
capitale dello Stato di Sinaloa.
"Trentanove bambini hanno perso la vita in questo conflitto
armato", ha detto all'Afp Oscar Loza, presidente della
Commissione per i diritti umani dello Stato di Sinaloa. Altri 97
minori sono scomparsi durante le sparatorie, ha aggiunto il
funzionario, citando i dati della procura regionale.
L'ultimo episodio è avvenuto lunedì scorso, quando due
bambine di 7 e 12 anni sono morte dopo essere rimaste coinvolte
in uno scontro tra membri della Guardia Nazionale e un gruppo
armato. Secondo le autorità, la sparatoria è avvenuta nel comune
di Badiraguato, luogo di nascita di El Chapo Guzmán e di altri
leader del cartello di Sinaloa. Un altro bambino di 12 anni è
stato ferito insieme ai suoi genitori e ad altri due familiari.
La guerra tra gli eredi di El Chapo e la fazione di El Mayo
ha causato in totale più di 1.200 morti e la scomparsa di altre
1.400 persone, e ha avuto un profondo impatto sull'economia e
sulla vita quotidiana della capitale, Culiacán, e di altre
località di Sinaloa. (ANSA).
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