BELGRADO
In Serbia proseguono raduni e blocchi stradali degli studenti

(ANSA) - BELGRADO, 05 LUG - In Serbia sono proseguiti anche
nella serata di oggi raduni, cortei e blocchi stradali ad opera
del movimento degli studenti in agitazione, che accusano le
autorità di corruzione e scarsa democrazia, chedendo elezioni
anticipate e il rilascio dei loro colleghi arrestati negli
scontri con la polizia seguiti alla grande manifestazione
antigovernativa del 28 giugno scorso a Belgrado.
Blocchi di importanti strade di grande scorrimento e incroci
nevralgici - con cassonetti della spazzatura, fioriere,
biciclette e altro materiale improvvisato - si registrano a
Belgrado, Novi Sad, Kragujevac, Vranje, Novi Pazar, Raska.
Quando la polizia interviene i dimostranti si spostano
rapidamente in altre zone ripetendo le azioni di blocco.
Notevoli i disagi alla circolazione e al trasporto pubblico,
con numerose linee di autobus e tram sospese o deviate. E in
nome della disobbedienza civile si ripetono scene in cui decine
di persone attraversano di continuo e in modo estremamente lento
le strisce pedonali, impedendo ai veicoli di passare e
paralizzando praticamente la circolazione. I blocchi stradali
vanno avanti senza sosta e quotidianamente da domenica,
all'indomani del grande raduno di Belgrado, segnato alla sua
conclusione da violenti scontri fra gruppi di facinorosi e
polizia in assetto antisommossa. Incidenti il cui bilancio era
stato di decine di arresti e feriti, molti dei quali poliziotti.
Il presidente Aleksandar Vucic - che contesta con forza le
accuse di dura represisone da parte delle forze di polizia - ha
finora respinto le richieste di voto anticipato affermando che
alle urne si andrà probabilmente a fine 2026 o inizio 2027, con
il paese impegnato nei preparativi di Expo 2027, la rassegna
specializzata in musica e sport in programma fra due anni a
Belgrado, e sulla quale la dirigenza punta molto per lo sviluppo
del Paese. Non pochi osservatori tuttavia ritengono che, a
differenza di quanto avvenuto in passato, quando Vucic era
sempre disposto ad accogliere positivamente gli inviti al voto
essendo certo del successo del suo partito Sns (conservatore),
ora il presidente non avrebbe più tale certezza alla luce del
diffuso consenso popolare conquistato dal movimento degli
studenti, intenzionati a presentarsi alle elezioni con una
propria lista. (ANSA).
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