IL CASO
La “palestra fantasma”, il mistero e le spiegazioni
Ispra, lavori mai partiti: la minoranza sollecita un Consiglio comunale sul caso, il sindaco risponde e spiega

«Vogliamo sapere la verità sulla palestra fantasma». I gruppi consiliari di minoranza di Ispra hanno richiesto la convocazione di un Consiglio comunale per discutere il progetto della palestra polifunzionale da tempo attesa. A firmare l’istanza sono stati Massimiliano Balestrero (Ispra Ispira), Luisella Bezzolato (Ispra per tutti), Catia Spagnolo e Gianluca Ceroni (Ispra Cresce). L’intervento, il cui progetto esecutivo è stato approvato oltre un anno fa, prevedeva la realizzazione dell’opera entro 365 giorni dall’inizio dei lavori, ma il cantiere, in pratica, non è mai partito.
LE PAROLE DELL’OPPOSIZIONE
Dichiarano i consiglieri di opposizione: «Ci sembra doveroso conoscere le ragioni del mancato avvio dei lavori, verificare se vi siano nuovi accordi con la società Tigros, soggetto incaricato della realizzazione e conoscere eventuali modifiche progettuali. Pensare che il blocco di un’infrastruttura così attesa non abbia conseguenze per la comunità è un errore politico e amministrativo. Se i lavori fossero partiti e i tempi rispettati, oggi Ispra potrebbe avere una palestra nuova. Invece, ci troviamo davanti a un cantiere deserto e a un silenzio che ci preoccupa». Secondo i gruppi di opposizione, l’amministrazione Di Spirito non avrebbe mai chiarito né in Consiglio né alla cittadinanza l’evoluzione del progetto: «Vogliamo approfondire la presenza di eventuali atti formali che abbiano portato alla sospensione dell’opera, chiarire se siano intercorsi confronti con la proprietà per rivedere il progetto e comprendere quale indirizzo politico intenda seguire l’amministrazione su un’infrastruttura tanto rilevante per la comunità».
LA REPLICA DEL SINDACO
Il sindaco Rosalina Di Spirito replica: «La palestra doveva essere consegnata già in concomitanza dell’apertura del Tigros. Bisognerebbe chiedere a Balestrero, che era in maggioranza all’epoca, perché ciò non avvenne. Ora il progetto lo stiamo esaminando insieme alla convenzione che presentava criticità che devono essere superate e di cui daremo conto, anche se abbiamo già fornito una serie di risposte alle altre interpellanze presentate sull’argomento. Vogliamo una palestra moderna, funzionale per tutte le nostre associazioni, perché quella prevista è troppo piccola. Ne daremo notizia anche in pubbliche assemblee con la popolazione».
© Riproduzione Riservata