DOPO L’INCENDIO
Laveno, palazzina distrutta dal rogo: rischio demolizione
Vigili del fuoco ancora al lavoro. Strada chiusa
Il Nucleo investigativo antincendi della Lombardia, delegato dal pm di Varese Mariaclaudia Contini, è arrivato ieri mattina a Laveno per il primo sopralluogo nell’edificio di via XXV Aprile, devastato dal violento incendio del 29 novembre scorso, che ha costretto lo sgombero immediato delle famiglie residenti e ha reso completamente inagibile l’intera palazzina.
Si tratta dell’avvio di un percorso lungo e complesso: gli specialisti inizieranno le verifiche partendo dal negozio al piano strada, per poi proseguire verso il magazzino sul retro. L’obiettivo è individuare con esattezza il punto d’innesco del rogo e comprendere che cosa possa aver scatenato le fiamme che in poche ore hanno compromesso la struttura.
Rilievi complicati
Per ora non viene formulata alcuna ipotesi. La natura dell’incendio resta del tutto aperta e saranno necessari accertamenti accurati, rilievi tecnici e analisi approfondite prima di poter escludere o confermare eventuali scenari. Le tempistiche rimangono incerte: la delicatezza dell’indagine non consente previsioni e gli investigatori spiegano che «servirà probabilmente molto tempo per raccogliere tutti gli elementi utili». Ogni dettaglio e ogni traccia materiale saranno valutati con la massima attenzione.
Nel frattempo l’intera area è stata transennata in modo definitivo. Le barriere, inizialmente provvisorie, sono state consolidate per garantire la sicurezza di residenti, passanti e operatori.
Stop al traffico
Via XXV Aprile resta chiusa al traffico e la situazione sta creando disagi significativi alla viabilità, anche perché la strada è un collegamento provinciale molto utilizzato. Il blocco pesa inoltre sulle attività commerciali che si affacciano sul tratto interdetto.
Il vicesindaco, Fabio Bardelli, sottolinea che il Comune sollecita quotidianamente la perizia statica sull’edificio.
«Siamo pienamente consapevoli dei disagi - afferma - e chiediamo aggiornamenti continui ai tecnici incaricati». L’amministrazione ha avviato un confronto con la Provincia per valutare soluzioni provvisorie: tra queste, l’ipotesi di riaprire almeno una carreggiata a senso alternato qualora la sicurezza lo consentisse. «Potremo prendere decisioni solo dopo aver ricevuto indicazioni precise dai professionisti - chiosa Bardelli - perché la priorità resta tutelare le persone».
Palazzina da abbattere?
Intanto tra i residenti della zona circolano rumors sul futuro della palazzina. Secondo alcune indiscrezioni, i danni strutturali potrebbero essere tali da rendere necessario l’abbattimento completo dello stabile.
Un’ipotesi che potrà essere confermata soltanto dalla perizia statica ma che non è purtroppo improbabile alla luce dell’entità del rogo e delle attuali condizioni dell’edificio.
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