ROMA
Liliana Cavani, 'Claudia coniugava intelligenza e umanità'

(di Giorgio Gosetti)
(ANSA) - ROMA, 24 SET - "Di donne, di artiste come Claudia,
bisogna parlare bene perché fin troppo spesso delle attrici si
sottovalutano l'intelligenza e l'umanità". Così Liliana Cavani
racconta della sua amicizia e stima per Claudia Cardinale, icona
del cinema mondiale morta ieri sera a 87 anni, incontrata sul
set de "La pelle" nel 1981, dall'omonimo romanzo di Curzio
Malaparte.
"Da molto ci eravamo perse di vista - ricorda la grande
regista in una conversazione con l'ANSA - come capita troppo
spesso in questo mestiere. L'avevo sfiorata poco più di un anno
fa alla Casa del Cinema a Roma per l'omaggio organizzato da
Cinecittà. Già allora però non stava molto bene e mi torna in
mente invece che per tutta la vita aveva cercato il sorriso e
l'allegria".
"Sul set de 'La pelle' - racconta Cavani - interpretava una
nobildonna napoletana, la principessa Caracciolo, e lo fece con
una rara sensibilità che non era soltanto bravura espressiva.
Ricordo che passammo alcuni giorni a Capri dove giravamo e la
sera si stava insieme, parlando di tutto, il meno possibile del
lavoro. Era seria, informata, curiosa e vivace, ma soprattutto
amava l'ironia e il sorriso. Si sentiva che voleva essere
felice".
"L'empatia tra un regista e un attore è sempre una strana
alchimia, e spesso non si guarda a un interprete per la sua
intelligenza e spessore umano. Invece Claudia aveva entrambe le
cose e oggi mi addolora molto che non ci sia più. Parlatene,
parlatene bene - conclude Liliana Cavani - perché se lo
merita!". (ANSA).
© Riproduzione Riservata