L’ALLARME
Luvinate, i finti carabinieri e la telefonata rubata
Ennesimo tentativo di truffa. Ma la vittima non ci casca

Una nuova frontiera nel campo delle truffe telefoniche. Si tratta della capacità di carpire il numero di telefono delle forze dell’ordine mentre il cittadino le sta chiamando perché si sente nel mirino dei malviventi che poco prima l’avevano contattato. Quest’ultimo crede di parlare con chi veste una divisa, con le conseguenze che si possono immaginare.
Vicenda intricata, per fortuna senza gravi conseguenze a parte il comprensibile stato d’ansia vissuto dalla malcapitata.
È accaduta ieri, giovedì 13 febbraio, a Luvinate, dove una signora ha ricevuto verso le 10.30 una chiamata da numero sconosciuto: al classico “pronto?” nessuno ha risposto e subito dopo ha ricevuto il seguente sms (in apparenza “ufficiale” in quanto portava l’intestazione di una società leader in Italia nel mercato delle soluzioni di pagamento digitale ma che, ovviamente, nulla c’entra col tentativo di truffa): «È stata richiesta un’autorizzazione di pagamento da 850,00 euro. Se non sei stato tu contatta il servizio clienti, 3510057628».
La signora si è insospettita e ha chiamato i carabinieri, ma neppure il tempo di fare qualche squillo e il numero (vero) era già stato carpito dai truffatori che, presentatisi come rappresentanti dell’Arma, le hanno confermato il contenuto dell’sms, precisando che si trattava di un tentativo di prelievo proveniente da Foggia. Forse è stato proprio quest’ultimo riferimento a insospettire la signora che dapprima ha risposto all’interlocutore che le aveva chiesto il nome della figlia e poi ha riattaccato per chiamare subito la figlia stessa.
Anche in questo caso è bastato poco perché quest’ultima ricevesse proprio dal numero dei finti carabinieri una telefonata, alla quale però non ha risposto intuendo il raggiro, confermato quando poco dopo s’è rivolta all’Arma e alla polizia postale.
Il meccanismo risulta più sofisticato di quelli utilizzati sino ad ora. Per bloccarlo sul nascere occorre non rispondere a numeri sconosciuti, ma se lo si fa bisogna riattaccare subito e avvisare le forze dell’ordine.
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