IL CONCERTO
Marco Mengoni trova casa negli stadi
Doppia data a San Siro perla vera e unica popstar italiana

Le immagini video amatoriali provenienti dai suoi più recenti spettacoli sembrano confermare quanto i suoi fan si attendono. Un apparato scenotecnico tutt’altro che avaro, una scenografia dai tratti monumentali che si aggiunge a evoluzioni coreografiche dallo stile contemporaneo, una sezione corale e un’altra strumentale meticolosamente amalgamate. Con il tour per stadi che sta svolgendo con successo (al di là di qualche velleitaria critica sui suoi outfit, vedi il corsetto da donna indossato con nonchalance), Marco Mengoni certifica il suo status di popstar, forse una delle poche veramente credibili in Italia. Il cantante nativo di Ronciglione sarà presto anche allo Stadio San Siro di Milano per una doppia data, la prima delle quali è, come prevedibile, già sold out. Gli spettatori sono chiamati a raccolta domenica 13 e lunedì 14 alle 20.30. Nella seconda metà di giugno Mengoni ha dato il via a Marco negli stadi, un rassegna dal vivo che tocca tutti i maggiori contesti outdoor della Penisola. Dopo Lignano Sabbiadoro e il Maradona di Napoli, ha aperto le performance di luglio allo Stadio Olimpico di Roma, per poi tenere due date al Dall’Ara di Bologna e una all’Olimpico di Torino. Dopo la duplice serata al Meazza di Milano lo aspettano invece a Padova, Bari e Messina. La tournée si concluderà entro fine mese, ma è solo uno stop momentaneo prima di procedere con la nuova leg del Live in Europa, che da ottobre a dicembre lo porterà non solo nei principali palazzetti tricolori, tra cui anche l’Unipol Forum di Assago, ma anche in alcune delle più note location al coperto del Vecchio Continente: da Ginevra a Parigi, da Londra a Madrid, attraversando più volte la Germania e il Benelux. Segnale che Mengoni ha la stoffa dell’interprete internazionale, come dimostrato dallo show che ha imbastito per gli appuntamenti negli stadi. Il classe 1988 è apparso quantomai a suo agio sul palcoscenico, coniugando il suo noto timbro da tenore di coloratura, arricchito da riconosciute venature soul, a una prossemica teatrale sobria ma centrata. Nelle ultime apparizioni ha persino omaggiato repertori inconsueti per lui, integrando nei momenti più magniloquenti delle sue esibizioni una personale versione di Black Hole Sun dei Soundgarden. Colonna portante dei concerti, compresi quelli di San Siro, è comunque la sua discografia. Una parte di peso è affidata certamente alla trilogia Materia, progetto ambizioso conclusosi un paio di anni fa e che ha visto Mengoni alle prese con un concept che mescola esperienze personali alla concretezza del mondo geologico, fisico e ottico. I capitoli Terra, Pelle e Prisma sono quindi metafore di un percorso fatto di sbagli, relazioni e prospettive inedite. Lo stesso proseguito con l’ultimo singolo di Mengoni, rilasciato alla fine dell’anno scorso. Mandare tutto all’aria si avvale della cooperazione di Tropico e Calcutta, che in fase di incisione si è prestato come tastierista. Non va dimenticato poi il featuring in Oggi sono io, lanciato in aprile come singolo dello stesso Alex Britti che ha voluto proporre un nuovo arrangiamento della sua celebre hit.
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