SUL PALCO
Masini a Varese, «un flipper» di emozioni
Pienone a teatro per il concerto del cantautore
È sold out da un mese il concerto di Marco Masini, dal titolo «Ci vorrebbe il mare». Un evento quasi in chiusura del tour iniziato il 18 ottobre a Roma. Chi lo conosce o lo ha già visto, riconosce la simpatia del cantautore toscano. Dai tempi di “Perché lo fai”, brano dedicato a un tossicodipendente, di strada Marco ne ha fatta tanta, fino all’album “Dieci amori”, in cui il rimpianto per il passato si fonde a una voglia di riscatto nel presente. Perché chi ama Marco Masini di futuro ne vede ancora tanto.
Il pubblico che questa sera ha affollato il teatro di Varese combinava una vena di nostalgia dei tempi passati, delle musicassette, dei pomeriggi senza social, quando si usciva davvero, per incontrarsi e parlarsi. Ed è proprio quella vita vera che Masini canta oggi e che cerca il suo pubblico. «Ha segnato un’epoca, lo ascoltavo da quando ero bambino – dice Simone, venuto da Oggiona con Santo Stefano -. Per me Masini emoziona. Mi piace la sua voce, alcuni testi sono forti dal punto di vista del contenuto. Da bambino non li capivo, poi piano piano ho messo a fuoco il messaggio e mi sono rispecchiato in tante storie. E poi ha una voce che è fenomenale». «Sono fan da sempre, mi è sempre piaciuto fin da quando dicevano che portava sfortuna, per me non era vero. Quando ha fatto anni senza cantare ho sofferto, ora sono felicissima che ha ripreso», è la testimonianza di Tiziana che in macchina lo ascolta sempre insieme a Valentino.
Quando ci sono questi concerti, la cosa più bella è l’atmosfera. E questa sera il pubblico si è sentito davvero «in un flipper» come dice Masini. C’è un forte senso di comunità, c’è tanta voglia di «vivere ed amarsi», «vivere e lasciarsi vivere e riconquistarsi».
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