ROMA
Morelli, con il ponte sullo Stretto 37mila posti di lavoro

(ANSA) - ROMA, 05 AGO - "Il contributo al Pil nazionale sarà
di 23,1 miliardi, con 36.700 posti di lavoro stabili e 10,3
miliardi di entrate fiscali per lo Stato grazie al ponte sullo
Stretto di Messina, già nella fase di cantiere del progetto".
Sono questi i dati che emergono da recenti analisi
economiche, annunciati dal sottosegretario, con delega al
Cipess, Alessandro Morelli che spiega: "A regime, il valore
attuale netto economico sarà positivo per 1,8 miliardi di euro,
grazie a minori tempi e costi di trasporto, maggiore efficienza
logistica, incremento dei flussi turistici e riduzione delle
emissioni inquinanti".
Dunque, con l'opera che domani verrà approvata dal Cipess
"il governo compie un passo storico per lo sviluppo economico
dell'Italia. Non si tratta, infatti, solo d'una infrastruttura
strategica per il Mezzogiorno, ma di un investimento di portata
nazionale, capace di generare benefici economici e sociali per
l'intero Paese. L'intervento, atteso da oltre mezzo secolo, sarà
interamente finanziato con fondi pubblici già disponibili, per
un valore complessivo di 13,532 miliardi di euro". "Il progetto
del Ponte - prosegue - si inserisce in un più ampio programma di
rilancio infrastrutturale promosso dal ministero dei Trasporti,
con investimenti tra Sicilia e Calabria del valore di 70
miliardi di euro fino al 2032".
Oltre alla struttura principale di 3.300 metri di campata,
vanno considerati, infatti, circa 40 km di raccordi stradali e
ferroviari, in gran parte in galleria, per collegare il ponte
alle principali autostrade e linee ferroviarie ad alta capacità
di Calabria e Sicilia.
"Il ponte sullo Stretto sarà un'eredità strategica per le
prossime generazioni: rafforzerà la competitività del Paese,
renderà più vicine le sue Regioni, moltiplicherà le opportunità
economiche e occupazionali e proietterà l'Italia al centro delle
grandi rotte europee e mediterranee". (ANSA).
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