ILLUMINAZIONE ASSENTE
Al buio da tre mesi: «Qui abbiamo paura»
Lampioni spenti in via San Giorgio a Olgiate Olona, la protesta dei residenti. Degrado al cimitero

Una strada al buio e il cimitero in condizioni di degrado. A Olgiate Olona le segnalazioni e le lamentele dei residenti si susseguono. Sotto accusa l’amministrazione comunale per i ritardi: in via San Giorgio, dove si trova la cittadella commerciale, le ragazze che escono di sera da una palestra si dicono preoccupate dal buio; così come i clienti dei negozi non si sentono tutelati dai potenziali furti. Al camposanto, invece, l’ennesimo sopralluogo di RilanciamOlgiate ha messo in luce che poco è cambiato, sul fronte del degrado, rispetto a quando c’erano state le prime proteste.
VIA SAN GIORGIO BUIA
È dallo scorso luglio che, da un giorno all’altro, si sono spente le luci dei lampioni in via San Giorgio, dove si trovano una palestra e una decina di esercizi commerciali: se in estate l’inefficienza era meno problematica, non è così adesso che fa buio prima. Di qui l’appello dei commercianti affinché riescano a ottenere dal Comune il ripristino della luce: «I clienti non si sentono tranquilli, perché potrebbero essere avvicinati nel buio mentre raggiungono le auto oppure trovare le macchine forzate dai ladri – è il tono delle proteste – Ci sono poi i timori delle ragazze che frequentano la palestra, che chiude alle 22.30: molte dicono di avere paura di aggressioni perché è totalmente buio qui di sera». Ripetuti i solleciti al Comune, «ma prima ci hanno detto che avrebbero dovuto cambiare le lampadine e poi che andava sostituito tutto l’impianto d’illuminazione del viale con un sistema a led. Fatto sta che da luglio siamo al buio».
CIMITERO NEL DEGRADO
«Ritengo doveroso esprimere tutto il mio rammarico e la mia delusione nel constatare come si comporta l’amministrazione civica a proposito di un posto sacro - afferma Gianfranco Roveda, di RilanciamOlgiate - Anni fa un fiore all’occhiello dell’intera comunità, da troppo tempo è evidente a tutti lo stato di degrado in cui viene tenuto. È grave che ci sia questo disinteresse nei confronti di un luogo che esige e merita rispetto». Lo scorso giugno Roveda aveva protocollato in Comune una comunicazione che elencava alcune criticità: manca un sistema di videosorveglianza per monitorare furti e danni alle tombe; i viali vanno ripuliti dalle erbacce e sistemati proseguendo con la pavimentazione in autobloccanti, così come la pavimentazione nei nuovi loculi andrebbe sistemata; è necessario ripristinare la figura del custode a tempo pieno; le scale, vecchie, degradate e non più a norma, sono arrugginite e pesanti; gli annaffiatoi sono insufficienti e bisogna posizionarli, con le scope, anche nelle rastrelliere poste verso l’uscita di via Ombrone; occorre regolamentare l’accesso degli animali e di auto e bici con sbarre; va sistemato l’ossario posto sotto l’altare e riattivare il chiosco dei fiori. «A distanza di tre mesi non ho avuto alcun riscontro, così come non ho notato alcun intervento» rende noto Roveda.
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