IL DELITTO
Omicidio di Luino, Ammanuel davanti al gip
Mercoledì pomeriggio l’interrogatorio del giovane che ha accoltellato il padre adottivo

È in programma alle 16 di mercoledì 9 luglio, in carcere a Varese, l’interrogatorio per la convalida del fermo di Ammanuel Francesco Rezzonico, 24 anni, residente a Lugano, da domenica notte in cella per l’omicidio del padre adottivo Boris, manager svizzero di 57 anni, ucciso con una coltellata al petto nella casa della madre, in via Vittorio Veneto, a Luino. Un’aggressione avvenuta davanti agli occhi della ex moglie della vittima e di un altro dei tre figli della coppia, che poi ha inseguito e bloccato in strada Ammanuel fino all’arrivo dei carabinieri della Stazione cittadina.
Il giovane, che nella notte tra domenica e lunedì davanti al pm Carlo Parodi ha ammesso di aver colpito mortalmente il papà (per poi avvalersi della facoltà di non rispondere di fronte ad altre domande), sarà ascoltato dal giudice per le indagini preliminari Marcello Buffa. Resta da chiarire il movente dell’accoltellamento; secondo gli inquirenti, la lite potrebbe essere stata scatenata da un «dissidio di carattere familiare», per motivi in fase di accertamento, mentre il ragazzo ha accennato a una delusione sentimentale, possibile causa scatenante della sua ira.
E sempre mercoledì il pubblico ministero conferirà l’incarico al medico legale che dovrà effettuare l’autopsia sul cadavere di Boris Rezzonico.
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