IN SERATA
“Passi di pace per Gaza”: la fiaccolata silenziosa di Samarate
Nessuno striscione e nessuna bandiera di partito. Circa 300 persone per l’iniziativa promossa dall’Amministrazione che ha attraversato la città

Circa trecento persone hanno preso parte sabato sera, 4 ottobre, a Samarate – con partenza alle 19 dal palazzo municipale di via Vittorio Veneto e arrivo, attraversando il centro, nella suggestiva cornice di Villa Montevecchio – alla fiaccolata “Passi di pace per Gaza” promossa dall’Amministrazione comunale.
PAROLA D’ORDINE «OLTRE»
A guidare la marcia il sindaco Alessandro Ferrazzi in fascia tricolore, e a fianco alcune riproduzioni portate dai consiglieri comunali della distruzione e dei bambini in lacrime in cerca di cibo a Gaza. Nessuno striscione, nessuna bandiera di partito ma un messaggio accorato e silenzioso di umanità. C’erano soltanto le candele accese come segno di speranza ma l’unica parola d’ordine era «oltre». Ha detto l’ideatore dell’iniziativa e consigliere comunale di maggioranza Alessandro Cenci: «Siamo qui oltre le barriere, oltre gli schieramenti, oltre i simboli, oltre qualsiasi credo per essere testimoni dell’universalità della pace», e, di conseguenza, essere promotori di speranza e di un mondo nuovo. Una camminata in cui si sono ritrovati gli amministratori, la parrocchia con il coadiutore della Comunità Maria Madre della Speranza, don Luca Rognone, il mondo dell’associazionismo e una città che non vuole arrendersi e ha dimostrato di essere avamposto di pace e comunità coesa. Insomma – come ha detto il primo cittadino Ferrazzi – «è stato un momento di raccoglimento e di commemorazione per portare la luce della speranza in un momento di fragilità e di incertezza». Ha aggiunto il sindaco: «Noi crediamo in una società più umana, oggi è San Francesco – il Santo della Pace – e abbiamo voluto che questa fiaccolata si svolgesse in un giorno così significativo».
SILENZIO, MUSICA E INTERVENTI
C’erano le bandiere della pace – quella pace che sembrerebbe finalmente un pochino più vicina alla luce degli ultimi sviluppi internazionali –, ci sono state le letture di poesie e gli interventi del presidente del Consiglio comunale Luca Macchi e del vicesindaco Cinzia Castiglioni, c’è stato il sottofondo musicale con la canzone icona della pace e non violenza “Imagine” di John Lennon. C’è stata la bellezza di una città che ha dato una bella lezione di civiltà in questi tempi così difficili.
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