ABITAZIONI E PROBLEMI
«Prigionieri della muffa nella casa Aler»
Si sgretolano le pareti e i bambini si ammalano: rovinati anche i mobili. L’agenzia: faremo un sopralluogo
In un alloggio delle case popolari di via Pietro Mascagni a Castellanza, una famiglia convive con la muffa: dovuta alla forte umidità, si propaga nelle stanze diffondendosi dietro i mobili e sugli angoli delle pareti, facendo sgretolare gli intonaci. «Siamo esasperati, non ne possiamo più – sbotta Mariano La Dolcetta, che vive con la moglie e i due figli piccoli – Le mie segnalazioni all’Aler sono inutili: nessuno mi risponde. Intanto i miei bambini si ammalano».
I disagi
La famiglia, in graduatoria dal 2023, è venuta ad abitare nella palazzina di via Mascagni 14 (di recente costruzione) nel maggio del 2024. Tempo qualche mese e a settembre la muffa ha cominciato a diffondersi nell’appartamento a vista d’occhio, tanto da danneggiare una cassettiera e altri mobili. «Abbiamo dovuto buttare via gli arredi della camera da letto – racconta Mariano - Mi è stato riferito dagli altri condomini che questa casa si era allagata completamente nel 2020. Ho speso 600 euro per risanare i muri, ma ci siamo ritrovati punto e a capo: addirittura ci sono state infiltrazioni che hanno aggravato l’umidità. Ho capito perché: in pratica hanno imbiancato sopra la muffa, facendo più strati di vernice per farla sparire». Fatto sta che un mese fa si faticava a respirare nella camera da letto: adesso genitori e figli si dividono i due letti singoli della cameretta.
Niente scuola
Ma c’è di più: «I miei bambini continuano ad ammalarsi e ci ha chiamato la scuola per le troppe assenze – riferisce il padre - Abbiamo spiegato che non respirano bene e che, fino a quando ci sarà questa situazione, non possiamo farci nulla. Intanto pago l’affitto regolarmente, pur non avendo un lavoro che mi permetta di trasferire la mia famiglia altrove». Esasperato, Mariano La Dolcetta intende chiedere l’intervento di Ats e si appella all’Aler affinché risolva il problema quanto prima.
Le soluzioni
Ribadendo piena disponibilità ad affrontare con attenzione e tempestività ogni problematica segnalata dagli inquilini, Aler Varese garantisce che «condizioni abitative adeguate e ambienti salubri sono una priorità assoluta». Nello specifico, i sopralluoghi tecnici nell’alloggio non hanno evidenziato difetti strutturali: «Le caratteristiche costruttive ad alta efficienza energetica richiedono, tuttavia, una gestione particolarmente attenta della ventilazione interna – spiegano i vertici dell’azienda - In ambienti ben isolati l’umidità prodotta nella vita quotidiana può infatti accumularsi e condensare sulle superfici più fredde, favorendo la comparsa di muffa. Dalle analisi emerge dunque che il fenomeno potrebbe essere legato principalmente alle condizioni d’uso degli spazi più che a problemi dell’edificio». Per migliorare in modo duraturo la qualità dell’aria e prevenire il ripresentarsi della muffa, si sta valutando l’adozione di un sistema di ventilazione meccanica, da abbinare a una conduzione domestica adeguata. Aler informa che l’ambito prenderà contatti con l’inquilino «per concordare eventuali interventi per ripristinare le condizioni ottimali e assicurare un ambiente confortevole e salubre».
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