Proteste in Marocco, 2 morti in scontri con polizia

Notte di scontri in tutto il Marocco, due morti a Inezgane,
nella provincia di Agadir. La tragedia si è consumata al quinto
giorno consecutivo di guerriglia urbana, nata inizialmente come
protesta pacifica guidata dai giovani di GenZ 212 A Salé,
vicino a Rabat, i manifestanti hanno dato fuoco ad attività
commerciali, tra cui una filiale bancaria, mentre altri, a Ksar
el Kebir, sempre sulla costa atlantica, hanno lanciato pietre
contro i veicoli delle forze dell'ordine. La situazione è
precipitata a Inezgane, nella zona di Souss Massa, il collegio
elettorale del primo ministro Aziz Akhannouch. I video diffusi
sui social mostrano l'escalation delle rivolta e degli atti
vandalici, culminati in un tentativo di irruzione in un
commissariato della gendarmeria reale di El Khaleaa. Due ragazzi
sono rimasti uccisi e si contano alcuni feriti. Secondo una
comunicato della gendarmeria, diffuso questa notte, un folto
gruppo di giovani ha cercato di assaltare l'edificio e
sequestrare munizioni e armi da fuoco. Le forze di sicurezza
hanno dichiarato di aver inizialmente risposto con gas
lacrimogeni, ma di essere stati infine costretti a usare
proiettili veri per autodifesa, uccidendo due persone e
ferendone altre.
Nel mirino dei giovani c'è il governo, accusato di non aver
mantenuto le promesse, tra cui quella di affrontare temi quali
la disoccupazione e le crisi che si sono aggravate nei settori
della sanità e dell'educazione. (ANSA).
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