L’APPUNTAMENTO
Quando Velate era ancora un Comune
Una serata nel salone parrocchiale per conoscere il passato di Varese che nel 1927 diventò capoluogo di provincia e inglobò le realtà limitrofe
Varese territorio variegato, composito, differenziato, dove ancora oggi gli abitanti sentono spesso di appartenere certo alla città, ma forse più ancora al rione o alla frazione in cui hanno radice. Così, anticipando di qualche mese le celebrazioni per il centenario di istituzione della Provincia, la serata “Velate tra Otto e Novecento nelle carte dell’archivio dell’ex-Comune” (questa sera, venerdì 14 novembre, alle 21, nel salone parrocchiale), promette di svelare con documenti inediti i duecento anni che precedono il 1927, quando, insieme ad altre realtà vicine, Velate perse la propria autonomia comunale per confluire in quella di Varese, nuovo capoluogo di provincia.
UNA STORIA LUNGA 200 ANNI
Non poteva essere altrimenti data una storia più lunga di quella del capoluogo stesso (“A Velate si riferiscono le fonti fin dal IV secolo d.C.”, scrisse lo storico Luigi Ambrosoli, mentre il nome Varisium compare solo in una pergamena del 922). «Le carte dell’archivio passarono a quello di Varese, con innumerevoli spostamenti, smembramenti, abbandoni – ricorda Guglielmo Piatti, presidente del Centro Culturale di Velate, organizzatore dell’incontro –. Finalmente le carte degli ex Comuni, comprese quelle di Velate, dopo varie peripezie, trovarono definitiva collocazione nell’attuale sede dell’Archivio storico in viale XXV Aprile. Non avevano però ricevuto un riordino e una inventariazione, rimanendo così difficilmente consultabili. Grazie all’intervento del Centro Culturale, la dottoressa Maryse Ribolzi ha effettuato negli anni 2022-2023 il riordino completo e l’inventariazione dell’archivio, sezione separata dell’Archivio storico comunale, offrendo così la possibilità agli studiosi di poter accedere alla consultazione».
INDIETRO NEL TEMPO
Toccherà appunto all’archivista e allo storico Marco Tamborini illustrare i risultati di un recupero voluto espressamente dal Centro velatese a riprova della volontà, tante volte manifestata con analoghe iniziative culturali, di riappropriarsi di un passato illustre mettendolo a disposizione di tutti. “A seguito della legge 26 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento del Verbano, il comune di Velate venne inserito nel distretto di Varese, nel 1805 aveva 630 abitanti e nel 1807 con i comuni aggregati di Sant’Ambrogio, Santa Maria del Monte e Velate e uniti (cioè Cassina Rasa e Fogliaro, ndr) 1103 abitanti complessivi”, scriveva Claudia Morando, responsabile dell’Archivio di Stato di Varese, una ventina di anni fa. Da queste date inizierà una serata che si annuncia di grande interesse per tutta la città.
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